La diciannovesima edizione di ciò che ora si chiama Rome Film Fest ma che in passato ha cambiato più denominazioni ( Festa del Cinema, Festival Internazionale del Film ecc. ), si apre con Salvatore
Nastasi, nuovo Presidente della Fondazione Cinema per Roma, che certifica come non esista al
mondo un evento come quello capitolino. Al di là della dichiarazione altisonante, è interessante
annotare come Roma 2024 non abbia ancora avuto modo di trovare una sua collocazione definitiva,
tra denominazione territoriale ed ambizione internazionale. La nuova sfida della direttrice Paola
Malanga e dal suo staff è quella di fondere il festival al territorio; ecco dunque che all’Auditorium
Parco della Musica e dintorni punta ad un numero ragguardevole di titoli ( circa 143 ), tra
lungometraggi, corti, serie, recuperi del passato. E se è vero che Roma 2024, contrariamente per
esempio a Venezia, ha il dovere di coinvolgere maggiormente la cittadinanza, si nota soprattutto un
cartellone ipertrofico di proposte che può disorientare anche il cinefilo più incallito. Perché se è
certo che gli spettatori romani saranno giustamente ben contenti di riempire le sale per incontrare
Viggo Mortensen e Johnny Depp (entrambi anche con le loro nuove regie), o per vedere la Palma d’Oro 2024 e gli altri titoli presi da Cannes, come Megalopolis, si corre seriamente il rischio che
altri titoli siano completamente snobbati, ospitati in sale disabitate e con l’unica utilità di potersi
fregiare di avere molte pellicole nazionali nel cartellone ufficiale. La quantità non fa la qualità, anzi,
si rischia di procedere verso una forma di qualunquismo visivo utile solo per qualche titolo
televisivo; invece serve una sincero ridimensionamento della proposta per valorizzare al meglio le
opere in cartellone. Poi come al solito mancano fette consistenti di altre cinematografie continentali,
come Asia e Africa, espandendo pigramente lo sguardo su comode circostanze riconosciute, senza
valorizzare ricerca e sguardi innovativi. Ci auguriamo che il nuovo corso del festival capitolino
possa trovare strada facendo un nuovo spirito, e chissà un diverso coraggio selettivo.
Info: www.romacinemafest.it/en/rome-film-fest/
Voto
6 ½
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