Per chiunque si rechi a visitare la città di Parma, sicuramente, sentirà nominare dai Parmensi la Steccata. Non si tratta di una specialità culinaria (anche se il luogo è tra i più adatti in fatto di prelibatezze enogastronomiche), ma di una meravigliosa chiesa dalla storia ultra centenaria che è tra i più frequentati luoghi di culto della città e il cui nome per esteso è: Chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata. Il soprannome "Steccata" le deriva da un momento particolare della sua lunga storia, ovvero da quando nel corso del Trecento l'immagine di Maria lactans (Madonna allatante), dipinta sul muro dell'oratorio dedicato a S. Giovanni Battista, venne cinta da una "steccata" con la finalità di proteggerla. Quella stessa immagine ora domina l'altare maggiore della chiesa la quale, nel corso dei secoli, ha subito diverse trasformazioni che l'hanno portata ad assumere l'impianto attuale a croce greca.
Il visitatore di Santa Maria della Steccata oggi si trova, quindi, davanti ad un grandioso edificio sacro riccamente decorato all'interno da una serie di sculture, di dipinti e di affreschi che portano la firma dei più prestigiosi artisti rinascimentali che operarono al tempo del Ducato di Parma e Piacenza. Tra questi si possono ricordare: Michelangelo Anselmi e Bernardino Gatti detto il Sojaro, autori del ciclo di affreschi del catino absidale posto a est; Girolamo Bedoli Mazzola ed il figlio Alessandro, artefici della decorazione pittorica del catino absidale collocato a sud. Fra i vari artisti, che si occuparono della decorazione interna della chiesa, spicca il nome del Parmigianino il quale, tra il 1531 e il 1539, affrescò l'arcone presbiteriale con le immagini bibliche delle Vergini stolte e delle Vergini savie, di Aronne, di Mosè e di Adamo ed Eva.
La ricchezza e l'unicità di Santa Maria della Steccata non si riducono, però, alle sole opere pittoriche ad affresco o su tela. La chiesa possiede, infatti, un vero e proprio tesoro composto da paramenti e arredi sacri, già oggetto, negli anni Ottanta, di uno studio e di una catalogazione da parte della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Parma e Piacenza, ed oggi raccolti in una mostra ubicata proprio nella Sagrestia Nobile della Chiesa. E' possibile, quindi, ricostruire la storia della "steccata" attraverso i suoi arredi fissi e mobili quali calici, candelabri, croci, piviali, ostensori, turiboli, ecc… che dal XVII al XIX secolo fecero da contrappunto al già importante patrimonio pittorico testimoniando, così, l'antica devozione dei Parmensi verso la Madonna lactans.
Loredana Carena
Info: "I tesori di Santa Maria della Steccata" Chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata Sagrestia Nobile e deambulatorio, Piazza della Steccata - PARMA- Tel. 0521/ 234937 - fax 0521/ 282401. Orario: da martedì a sabato 10,30 - 12,30 e 17,30 - 19,30; domenica 17,30 - 19,30 ; lunedì chiuso. Sino al 16 giugno 2002.
La mostra è accompagnata da una serie di concerti, organizzati dall'Associazione Inter Pares, che si tengono nella Chiesa di S. Maria della Steccata.
Voto
8