"Il mio
fare, è cercare tra i rifiuti, tra i rifiuti contemporanei. Con ciò intendendo
tutto quello che è fatto dall'uomo e diventa irrimediabilmente "oggetto di
consumo" e rapidamente spazzatura”.
Si inaugura
martedì 2 ottobre 2007 alle 19 al Cafè
Baraka di Firenze (Via Di Novoli 75/r) l’installazione di Gabriele Pellegrini
" di me morie ". Il tema della mostra è una originale rielaborazione da
materiale video hard.
L'artista
estrapola immagini dai video attraverso la tecnica "frame".
Il lavoro
si concentra sull'espressività del volto femminile o maschile in momenti di
"picco" e indaga sulla dinamica della stessa. Il supporto sonoro
proporrà una elaborazione delle tracce originali degli stessi video.
L'obiettivo è quello di cercare "nelle pieghe" l'essere umano pur all'interno
di una situazione definita generalmente degradante. L’idea è quella di porsi al
confine tra il vero e il falso, tra l’eros immaginario e quello che si replica all'interno di tante mura.
”Da che ho iniziato il mio lavoro ho sempre cercato tra i rifiuti quanto ancora
di buono ma bruciato dall'evento, consumato nell'attimo ma non vissuto – spiega
Pellegrini -. Ho cercato di rimettere in gioco quanto passato inosservato
attraverso la merce degradata, riesumando apparati visivi scivolati nel nulla, proponendo
ancora una volta uno sguardo indietro e porre la riflessione nel momento della
nuova percezione trasformata in esperienza. Dalla merce al corpo il passo è breve. Corpo come soggetto invaso
dalla merce. Corpo e mercificazione del corpo. Ora sfoglio l'album
all'incontrario, cerco, vado a recuperare quegli attimi di vita bruciati, voglio
fermarli e farli miei per poi lasciarli scorrere lentamente sulla mia piccola
giostrina, prima che arrivi la sera".
orario,
tutti i giorni dalle 8 fino alle 1
tel.055 431495
Voto
7