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Maestą di Roma
Da Napoleone all'Unitą d'Italia
Tre eccezionali sedi per una sola grande mostra dedicata alla capitale delle arti, universale ed eterna
Dall'8 marzo al 29 giugno 2003 presso la Galleria d'Arte Moderna, le Scuderie del Quirinale e l'Accademia di Francia a Villa Medici

 




                     di Loredana Carena


Dopo il successo delle precedenti esperienze espositive, incentrate sulla peculiarità storico - culturale di Roma ( L'idea del Bello, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2000 e Art in Rome in the Eighteenth Century, Philedelphia Museum of Art, 2001), Italia e Francia si sono nuovamente unite per realizzare quella che è considerata la mostra evento della stagione espositiva primaverile: "Maestà di Roma. Da Napoleone all'Unità d'Italia". Sorta da un'idea di Stefano Susinno, grande studioso scomparso un anno fa, e di Olivier Bonfait, chergé de mission per la Storia dell'Arte presso l'Accademia di Francia, la rassegna è stata realizzata per la sezione italiana da Sandra Pinto, Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, con la collaborazione di Liliana Barroero (Università Roma Tre), di Ferdinando Mazzocca (Università Statale di Milano) e di un comitato scientifico; mentre la sezione francese è stata curata da Bonfait, coadiuvato da un gruppo di periti e di direttori di musei.

Il percorso della mostra si articola attraverso le tre principali sedi espositive della capitale, le Scuderie del Quirinale, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e l'Accademia di Francia a Villa Medici, tra le quali sono state suddivise le oltre seicento opere, provenienti dai principali musei del mondo, secondo precise tematiche atte ad illustrare il carattere di universalità e di cosmopolitismo dominante nella Roma preunitaria in tutti i settori artistici. La dimensione sovranazionale e atemporale della capitale è rievocata nella sezione tematica intitolata "Universale ed eterna", allestita presso le Scuderie del Quirinale, dove è possibile ammirare un'importante serie di opere tra cui il celebre Sogno di Ossian di Ingres, dipinto per la stanza da letto di Napoleone al Quirinale e ora a Montauban; le due Veneri italiche di Canova e di Thorvaldsen, poste per la prima volta direttamente a confronto; la nostalgica Ifigenia di Feuerbach, proveniente dalla Staatsgalerie di Stoccarda e la veduta di Roma dal Vaticano di Turner, facente parte della collezione della Tate Gallery di Londra. Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna sono, invece, sviluppati tutti quei temi che ci riportano alla visione di una Roma capitale della arti, meta imprescindibile ed insostituibile per conoscere o per comprare opere d'arte. La sezione, dal titolo "Capitale delle Arti", illustra la vita degli artisti, i loro atelier, le esposizioni, il mercato, le istituzioni e la committenza internazionale attraverso capolavori come La fuga da Pompei di Brjullo del museo di San Pietroburgo, Paolo e Francesca di Ingres da Angers e la Nidia di Rogers, statua proveniente dal Metropolitan Museum di New York. Infine, la sezione francese della mostra, intitolata "Da Ingres a Degas. Artisti francesi a Roma", è interamente dedicata agli artisti francesi giunti a Roma nel corso dell'Ottocento come vincitori dell'ambito Prix de Rome o come semplici viaggiatori e per i quali la città eterna divenne luogo di formazione, fonte d'ispirazione o punto di partenza per la carriera artistica. All'Accademia di Francia, che celebra con l'occasione della mostra il bicentenario del suo insediamento a Villa Medici voluto da Napoleone nel 1803, si possono ammirare magnifiche opere neoclassiche firmate da David e da Ingres; tele che ripropongono le principali tematiche romane quali il nudo mitologico con la Psyché di Pradier, il paesaggio d'apreès nature o composto con il Colosseo visto da Granet e da Corot, la fierezza del popolo romano con tre versioni della Corsa dei Berberi di Gericault e il pittoresco dei briganti e dei contadini. Esaltando la produzione romana dei più grandi artisti francesi dell'epoca, l'esposizione evidenzia l'importanza di Villa Medici come foyer artistico per il quale fu determinante l'influenza del "Mito di Roma" che, nelle opere di Gustave Moreau e di Degas, si trasforma in quell'immaginario classico giunto, ormai, al tramonto. Ancora una volta, quindi, analizzando la produzione romana dei grandi artisti francesi dell'Ottocento, emerge come il "mito di Roma" risulti essere il fattore principale che accompagna l'evoluzione dell'arte del XIX secolo.

Info: "Maestà di Roma. Da Napoleone all'Unità d'Italia"- Roma - Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio n. 16; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale delle Belle Arti n. 131; Accademia di Francia a Roma, Viale Trinità dei Monti n. 1.

Orari: tutte le sedi dalla domenica al giovedì 10 - 20; venerdì e sabato 10 - 22,30; ingresso consentito sino ad un'ora prima dell'orario di chiusura. Informazioni e prenotazioni: 06/ 39967500. Dall'8 marzo al 29 giugno 2003.

Voto 8 

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