Nuovo Macba
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Rafael Tous Collection of Conceptual Art
Felix Gonzalez-Torres al Macba
La Barcellona dell’architettura modernista
Barcellona: Un salto nell’arte contemporanea
Il barcellonese Rafael Tous, classe 1940, è stato un collezionista d'arte per tutta la vita. E’ una passione che lo ha visto privilegiare da giovane opere impressioniste, ma nel 1970 ha iniziato a collezionare artisti della sua stessa generazione, con i quali ha stretto amicizia. Quasi 1000 opere della sua collezione, che è nata dalle visite agli studi degli artisti, nonché dalle mostre alla Galeria G, Sala Vinçon, Espai 10 della Fundació Joan Miró e Espai B5-125 dell'Universitat Autònoma, Barcellona, sono state donate e incorporate nella Collezione permanente del MACBA, e quindi nel patrimonio pubblico di Barcellona. Dal 14 maggio 2021 al 9 gennaio 2022 si tiene
la prima mostra dedicata Tous Collection al MACBA. Si chiama In tempo reale. Rafael Tous Collection of Conceptual Art, propone 120 opere di 28 artisti, selezionate tra quelle che compongono la generosa donazione del collezionista, mecenate e attivista culturale catalano, che vengono mostrate in un percorso che comprende il Meier Building, la Capella MACBA e la Sala Metrònom.
Gli artisti inclusi nella mostra sono: Francesc Abad, Eugènia Balcells, Jordi Benito, Carmen Calvo, Jordi Cerdà, CVA (Comité de Vigilancia Artística), Benet Ferrer, Alicia Fingerhut, Teresa Gancedo, Ferran Garcia Sevilla, Eulàlia Grau, Josep Maria Joan i Rosa, Àngel Jové, Antoni Llena, Eva Lootz, Miralda, Fina Miralles, Muntadas, Pere Noguera, Jordi Pablo, Pilar Palomer, Carlos Pazos, Carles Pujol, Joan Rabascall, Àngels Ribé, Benet Rossell, Francesc Torres e
Jaume Xifra.
Questa esposizione a cura di Antònia Maria Perelló, curatrice e responsabile della collezione MACBA, e Claudia Segura, curatrice mostre e collezione, evidenziando la diversità delle manifestazioni e degli atteggiamenti tra gli artisti concettuali, include temi come l'action art e le proposte legate alla natura in opere che esaminano l'elemento ideologico delle immagini e il potere dei media, nonché opere che funzionano come dispositivi di critica politica, tra gli altri.
Fari puntati sulla Cappella MACBA, che ospita No hay replay (There is No Replay), un'installazione di Carlos Pazos presentata per la prima volta nel 1989 alla Sala Metrònom di Barcellona. Presenta varie componenti ricorrenti del regno immaginario dell'artista - il passare del tempo, la memoria e i suoi feticci, la perdita, la casualità - che in questa occasione sono avvolti nell'oscurità.
Alla Sala Metrònom c’è invece In Les portes de Linares (Le porte di Linares) in cui Jordi Benito (Granollers, 1951 – Barcellona, 2008) testimonia la sua più radicale action art, con i suoi riferimenti wagneriani, trovando un rinnovato punto di partenza nella Tauromaquia di Goya, l'immagine della Passione di Cristo e la musica di Carles Santos. Con i suoi otto frammenti o episodi, l'installazione riunisce una molteplicità di componenti – letteraria, storica, esperienziale e sacra – che nel loro insieme esaltano i valori simbolici dei materiali impiegati. Les portes de Linares è la messa in scena di un momento sospeso. Ricorda gli eventi accaduti nel 1947 nell'arena di Linares, quando il torero Manolete, che Benito considerava l'artista totale, fu ucciso dopo essere stato incornato lo stesso giorno che aveva scelto come finale della sua carriera.
MACBA, Plaça dels Àngels, 1. 08001 Barcelona
Information on exhibitions: exposicions@macba.cat
Voto
8