AliFrance, la mostra con cui Matteo Donini il 18
marzo alle ore 18 inaugura la sede stabile della sua The Don Gallery
(nel cuore del quartiere Isola di Milano, in via Cola Montano, 15) vede protagonisti tre grandi nomi della street art francese:
Alexone, WK Interact e Space Invader.
L'ironico titolo della
mostra ammicca alla questione AirFrance-Alitalia, ma
soprattutto rimanda all'incontro tra l'Italia e la street art francese, protagonista della mostra di The
Don dal 18 marzo al 30 aprile in cui confluiscono Lowbrow Art, Pop-Surrealism
e Street Art.
Lo storico esponente della urban art parigina Alexone da The Don presenterà le sue tele pop-surrealiste, accanto alle installazioni e ai celebri poster di WK Interact, mentre Space Invader proporrà una selezione dei coloratissimi mosaici che l'hanno reso famoso a livello internazionale. Oltre ad essere esposte nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo, le opere di Alexone, WK Interact e Space
Invader, sono presenti anche nelle sezioni d'arte contemporanea di case d'asta
come la londinese Bonhams
e la newyorkese Philips.
Ma andiamo a conoscere più da vicino i
protagonisti: WK Interact
(Caen, 1969) è uno street artist francese trapiantato negli States,
che firma istantanee di corpi in movimento. I suoi poster sono come fotogrammi rubati a un lungometraggio pop. Opere di grandi dimensioni che appaiono sulle facciate degli edifici di Manhattan dalla fine degli anni Novanta, che hanno
reso l'artista famoso in tutto il mondo, sia nel circuito delle gallerie, sia in quello dei grandi brand come Nike, Adidas e BMW, che hanno proposto a WK collaborazioni con atleti come
Kobe Bryant dei LA Lakers e il boxeur Prince Naseem.
Insieme all'autore dell'immagine simbolo della vittoria di Barack Obama Shepard Fairey, WK ha messo a punto East vs. West Propaganda Project, un evento presentato al Wonder Site Art Center di Tokyo prima di arrivare in mostra a Parigi, il cui successo
ha dimostrato come l'urban art funzioni non solo in
strada ma anche nelle gallerie.
Primo amore
dell'artista Alexone (Parigi,
1976) sono i graffiti, che scopre all'inizio degli anni Novanta grazie a
Spraycan Art e Subway Art, due libri di culto nel mondo
del writing. Da quel momento i muri di Parigi diventeranno la sua tela,
dove interviene prima con spray firmando i suoi graffiti con la tag Oedipe, poi con stickers
raffiguranti i suoi puppet, diventando uno dei più noti street-artist francesi. Attivo anche come illustratore e grafico, Alexone ha esposto le sue ironiche e coloratissime tele popolate da personaggi immaginari in tutta Europa: da Amburgo, a Bruxelles, Berlino e Milano, alla sua Parigi, dove lo scorso anno ha partecipato alla mostra Peinture Fraiche al Centre Pompidou, con
il collettivo di artisti, fotografi e creativi 9éme Concept.
Dedicata allo street artist
francese anche la monografia Came a yeux, 2004-2006 (Drug for eyes), pubblicata nel 2007 da
Kitchen 93.
Per Space Invader i pixel virtuali si trasformano in mosaici raffiguranti i protagonisti di videogiochi di culto, come Space Invader, nome scelto dallo street artist
francese per il suo progetto di invasione pacifica del mondo attraverso le sue
opere d'arte, un simbolo dell'epoca moderna dominata dalla tecnologia, tra
computer, Internet e hacker. Oltre trentacinque le città invase dall'artista negli ultimi dieci anni in tutto il mondo, da Bangkok a Katmandu, a Ljubljiana, alle grandi metropoli
come New York, Parigi, Hong Kong e Parigi. Ogni intervento in strada, pensato
come parte di un videogioco corrisponde a un determinato punteggio, in base al vari criteri, come la dimensione del mosaico o
l'affollamento del luogo dell'invasione, documentate con mappe dettagliate
pubblicate sul sito dell'artista. A questo si aggiungono mosaici esposti nelle
gallerie di tutto il mondo e RubikCubism, progetto dedicato al cubo di Rubick, con cui Space Invader realizza quadri e
mosaici con il gadget più popolare degli anni '80. A partire dal 1999 le opere ultrapixellate di Space Invader sono state esposte nelle gallerie e nei musei
di tutto il mondo, da Istanbul, a Melbourne e nel 2007 l'artista francese
compariva tra i nomi dei selezionati per The Streets of Europe, la collettiva della Jonathan Levine Gallery di New York, dedicata ai protagonisti della street art del Vecchio Continente.
Fra i prossimi eventi in programma da The Don Gallery segnaliamo dall’8 maggio al15 giugno
2009 NEXT, A Primer on Urban Painting di Pablo Aravena: il film ideato e diretto dal regista e
curatore cileno, documenta l'evoluzione della Street Art come fenomeno mondiale, attraverso interviste ai padri del movimento urban come Lee e Doze Green, a nuovi nomi già affermati come Os
Gemeos e Barry McGee, alla superstar internazionale Banksy. Presentato alla Tate
Modern di Londra e ad Art Basel Miami, il film sarà accompagnato da una mostra delle opere degli artisti incontrati da Aravena nel suo documentario.
A luglio 2009 a The Don ci sarà invece la prima personale italiana di Ron English, padre fondatore del Pop Surrealism americano.
Voto
8