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Scanner - arte
 


Santiago Sierra
Nuovi lavori italiani
Adquisiciòn de un premio, Los anarquistas
Alla Prometeogallery (Via Giovanni Ventura, 3) Milano dall’11 gennaio al 27 marzo 2007

 




                     di Giovanni Ballerini


Nato a Madrid nel 1966, ma da anni residente a Città del Messico, Santiago Sierra si è guadagnato la popolarità internazionale attraverso performance sempre controverse e intense, a un lavoro a metà strada fra la scultura minimalista e la fotografia concettuale, di solito puntato a fustigare le contraddizioni della società contemporanea.

La nuova personale milanese di Santiago Sierra si chiama Nuovi lavori italiani ed è visitabile alla Prometeogallery di Ida Pisani fino al 27 marzo 2007. Vengono presentati due nuovi progetti dell’artista concepiti e realizzati di recente in vista del contesto italiano. Si tratta, come al solito. Di due interventi provocatori, che specchiano il mondo dell’arte con la società.

Basti pensare che un progetto si chiama Acquisizione di un Premio (Adquisiciòn de un premio) e in sostanza si basa sull’incremento di valore che viene attribuito a un oggetto che diventa opera d’arte. Santiago Sierra ha infatti acquistato il Leone d’Oro vinto alla Biennale di Venezia del 2005 dall’artista guatemalteca Regina José Galindo (rappresentata anch’essa da Prometeogallery) e conta di rivenderlo a un prezzo maggiore. Non si tratta per l’artista di una semplice speculazione, ma della volontà di fare emergere la problematica economica, parte integrante della sfera artistica contemporanea. Oltre a questa provocazione, che intende anche sottolineare la condizione di disparità economica tra Europa e Latinamerica, Sierra propone anche il progetto Gli anarchici (Los anarquistas), ovvero il riassunto dinamico di un’azione ideata per lo spazio Volume! di Roma e realizzata la notte di Natale 2006. L’azione raccorda la riflessione politica dell’artista sulla connotazione più esemplare della città di Roma, legata strettamente, già a partire ad esempio dalla condivisione del turismo di massa, allo stato Vaticano. Un gruppo di 8 anarchici militanti è stato convocato nello spazio romano per ascoltare la messa di mezzanotte celebrata direttamente del Papa. Ognuno di loro indossava un capirote, ossia un cappello conico di juta nera, ricevendo come compenso per l’intera azione 100 Euro ciascuno. L’azione romana era solo il primo step dell’opera che, realizzata a porte chiuse, vede da Prometeogallery la sua primissima presentazione al pubblico.

Vengono presentati nello spazio di Lambrate il video, alcune foto dell’azione e un’installazione composta dagli oggetti che sono serviti per la performance. L’azione per volere dell’artista, è stata attuata alla sola presenza di una decina di invitati. Nessun comunicato stampa o invito sono stati inviati al pubblico.

Voto 7 + 

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