Ci voleva la sensibilità di Mark Abouzeid
per fermare l’attimo creativo di una jam session, l’anelito introspettivo
che scatta dal blues suonato dal vivo, l’espressività del fare
musica.
Nato in America nel ’62, Mark è fra i
fotogiornalisti freelance più accreditati a livello internazionale nel
settore del lifestyle e del reportage di viaggio. L’idea che Mark Abouzeid fa vivere a Firenze è una mostra-evento che
attraverso il connubio di due arti, la musica e la fotografia, svela emozioni intense in bianco e nero. L’artista apre un focus su una serie di immagini (frutto di una rigorosa selezione su oltre 4000 scatti fatti nell’arco di un anno allo storico locale Jazz Club Firenze di Via Nuova de’ Caccini) scattate durante le varie jam session.
Il risultato è uno sguardo d’autore particolarmente ispirato, un abbraccio profondo di ciò che si intuisce essere, ancor prima che un soggetto fotografico, un leit motiv della propria esistenza. “Il fotogiornalismo è il mio lavoro – precisa Mark – ma il Blues è la mia vita”. Ne è prova questa piccola – grande mostra organizzata dal 17 settembre al 9 Ottobre 2010 al Marquee Moon Vinyl Store (Piazza Santa Maria Maggiore, 7R) inserita nel cartellone degli eventi organizzati dall’Associazione culturale i-dee [adArte].
Stiamo parlando dell’esposizione“A Year of blues”, uno scrigno che racchiude fra gli scranni
di vinile del negozio fiorentino 19 scatti in bianco e nero, che stigmatizzano i
ritmi che muovono la vita, le atmosfere i
giochi di luci che illuminano la musica. La mostra è soprattutto
un invito a socializzare in nome dell’arte e di tutte quelle forme di
creatività che ancora hanno luogo e sostenitore. “Sto solo
cavalcando una sensazione, e cioè che a Firenze ci siano tutti i sintomi
di un rinnovo culturale e artistico”, dice Abouzeid, responsabile tra altro di numerosi progetti
ed eventi il cui scopo è quello di favorire la conoscenza in vari
settori, dal costume al sociale, dall’arte all’ambiente. Tuffatosi a pieno respiro nelle atmosfere di questo sound capace di esplorare tutti gli stati d’animo dell’individuo, l’autore arriva a trattenerle per la durata di un clic. Una volta catturate l’autore le lascia libere di
perpetuarsi in una apparente fissità, giacché nei volti ritratti
è contenuta e narrata tutta l’azione precedente e successiva.
Il gioco è semplice, Abouzeid
vive un contesto e senza alterarlo lo porta a conoscenza del pubblico, cui non
resterà che farsi trascinare a ritroso come in un rewind.
Le immagini scattate con una Nikon D3 dal giornalista/artista, viaggiatore di
professione, osservatore per conseguente necessità, stanno a metà
tra il reportage e la fiction, il documentarismo e
l’improvvisazione. Tale effetto si ottiene grazie ad un procedimento chiamato Stampa Lambda
che garantisce la più alta definizione e qualità reperibile in
commercio. Il lavoro di post produzione ha esaltato le atmosfere notturne del
locale, ha reso alla perfezione il “mood” fissato con la digitale.
La grana e l’estremo contrasto di luci rimandano alle fotografie del
Blues degli anni ’30 ed è per questo che la tecnica scelta
dall’artista è particolarmente apprezzata dagli intenditori e dai
collezionisti di opere d’arte contemporanea.
a
year of blues – photographic exhibit of Mark Abouzeid
Marquee Moon Vinyl Store - Piazza Santa Maria Maggiore, 7R - Firenze
17 settembre- 9 Ottobre 2010
Vernissage: 17 settembre 2010, ore 19
Voto
7 ½