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  29/03/2024 - 12:32

 

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Novello 2001
Un borghese grande grande
Premio Internazionale di umorismo e satira di costume

 




                     di Giovanni Ballerini


Si è inaugurato sabato 7 aprile 2001 nei locali del vecchio Ospedale Soave a Codogno (Lodi) alla presenza di Giorgio Forattini (presidente della giuria) la prima edizione del Premio Novello. la manifestazione, che prevede un articolato programma espositivo, ma anche eventi, convegni, incontri, proseguirà fino al 20 maggio, data della premiazione. inaspettata la vastità delle adesioni, oltre 600 le opere spedite dali oltre 300 partecipanti da ogni parte del globo (le selezionate sono oltre 300) di altissima qualita'. tra le mostre in programma, oltre quelle del concorso e dell'omaggio al tema novelliano della famiglia, una prelibata perla dedicata a Mino Maccari, e ancora Alessandro Bertamini, caricaturista precursore del suo compaesano beppo e una silloge di originali del dedicatario del premio, senz'altro uno dei maestri della vignetta. ospiti speciali due grandi artisti, Mario Uggeri e Giovanni Spinicchia che hanno dedicato a novello particolari omaggi pittorici. ma fanno parte della partita i personaggi più disparati, da Osvaldo Cavandoli a Luigi Veronelli, da Sergio Saviane alla vasta schiera dei disegnatori dell'a.n.u. (associazione nazionale umoristi) che saranno di scena il 28 aprile, per finire a studiosi quali Antonio Todde, Carlo Lapucci, Giga Melik, che parteciperanno al convegno del 19 maggio.

Cattoni

Chi se ne intende ha dichiarato che questa rischia di essere la migliore manifestazione del settore. Le cifre parlano chiaro: quasi 400 partecipanti, con una sorprendente partecipazione internazionale (oltre 90 cinesi, tantissimi dai paesi arabi, ma anche dall'est, Russia, Polonia, per finire in Argentina, Australia, Svezia ecc.). Un durissimo lavoro di selezione, che forse ha sacrificato opere che molte manifestazioni consimili amerebbero esporre. Come durissimo sarà il compito della giuria, capeggiata da Giorgio Forattini, che dovrà assegnare i premi. E' già un successo, per una prima sortita di un premio, nato quasi per scommessa, e affidato alle cure di Alfio Krancic e Fabio Norcini, che ne sono i direttori artistici. Segno evidente che Novello è capace di attirare nella propria orbita talenti diversissimi, uniti dal comune denominatore di una satira di costume e di un umorismo che, nonostante tutto, continua ad esistere. Ed è proprio l'affetto, la grande ammirazione per il disegnatore codognese che ha maggiormente colpito. "Un faro illuminante", come lo ha definito Bruno Bozzetto, che non smette di ispirare coloro che non si rassegnano a consegnare le armi dell'ironia nelle mani dello sboccato cabaret televisivo o "satira", che sta riempiendo le prime pagine dei giornali. Qui si tratta di analizzare qualcos'altro, che già emergeva nei disegni di Novello: l'eterna commedia umana, vista con spietatezza ma anche con empatica partecipazione. La prima pietra la può scagliare anche chi è con o senza peccato, anzi proprio per questo è autorizzato a scagliarla, purché consapevole dell'effetto boomerang.

Bisogna vedere ciò che è arrivato a Codogno dalle più varie parti del mondo, paragonarlo a quanto qui è stato prodotto (non solo da Novello ma anche dal suo "nonnastro" Bertamini) e quanto in altri tempi producevano altri grandi (Maccari). Confrontare poi tutto ciò a quello che disegnano i giovani e giovanissimi delle scuole (perché è stato gettato il seme dell'umorgrafica con seminari che hanno preceduto il Premio). E' il percorso culturale proposto da questa manifestazione. Che allo sghignazzo antepone il sorriso, al turpiloquio l'aforisma, alla battuta l'apologo, al cazzotto il buffetto. Quest'ultimo, spesso, può nuocere più di un uppercut.

Voto 6½ 

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