Musica dei Popoli 2003
Musica dei Popoli 2002
Musica dei Popoli 2001
Musica dei Popoli 2000
Nel canto sono contenute le idee ed i valori di una cultura. E, soprattutto in quegli stati in cui c'è, un rigido controllo sociale, la canzone si trasforma in strumento di sfogo e protesta. L'edizione 2003 di Musica dei Popoli, il festival fiorentino organizzato dal Centro Flog Tradizioni Popolari con il sostegno di Regione Toscana, Provincia, Comune di Firenze e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, propone quest'anno una serie di artisti provenienti da Africa, Asia, America Latina ed Italia. Il filo comune di questa XXVIII edizione del festival è la voce, il principale strumento musicale di cui dispone l'essere umano per narrare una storia, la cronaca di fatti, l'espressione di sentimenti. Più di 70 artisti si alternano sul palco del festival, proponendo i canti, talvolta le danze, che narrano "Storie, Miti, Leggende" della propria terra.
Si parte con i maestri della musica persiana Shajarian e Alizadeh, Kalhor, per passare alla Fanfara Ciocârlia, a Waldemar Bastos, Lokua Kanza, Riccardo Tesi e Maurizio Geri, Peppe Barra, Soungalo Coulibaly, Caridad Hierrezuelo e al Teatro delle ombre di Giava.
Ma andiamo con ordine, Mohammad Reza Shajarian, indiscusso maestro di musica classica persiana, si esibisce il 1 ottobre 2003 a Firenze, mentre l'angolano Waldemar Bastos, che ha collaborato con Chico Barque e il chitarrista Arto Lindsay è alla Flog il 3 e il vocalist congolese Lokua Kanza il 4 ottobre propone il suo mix di la rumba funky e afro beat. "Acqua, foco e vento", un progetto "d'autore" che rilegge il repertorio dell'Appennino toscano, in particolare di quello pistoiese, attraverso una reinterpretazione assolutamente personale, vede Riccardo Tesi e il suo gruppo alla ribalta il 10ottobre, mentre l'11 è protagonista l'alma de Cuba con il "Festival del Són e della Rumba". Wayang Sandoza - Teatro Delle Ombre Di Giava (17 e 18 ottobre 2003) in esclusiva nazionale, è l'evento speciale targato Toscana Musiche che va in scena alla Limonaia di Villa Strozzi con il suo carico di marionette, luci, ombre e storie tratte dalle grandi epiche indiane quali il Mahabharata e il Ramayana. Dall'Oriente si passa decisamente al Mediterraneo con la teatrale vocalità di Peppe Barra (24 ottobre), mentre il percussionista Soungalo Coulibaly, uno dei più grandi djembefolà (suonatore di tamburo djembé)'propone il 25 ottobre un concerto ispirato dalla tradizione del Mali, con qualche divagazione blues e rock.
Gran finale il 30 ottobre 2003 con la Fanfara Ciocarlia: musica dalla Romania con il travolgente ritmo di un affiatato ensemble di 14 musicisti tra i venti e i settanta anni. Con un repertorio vorticosamente in movimento tra Medio Oriente, Turchia, Serbia, Macedonia e Romania.
Voto
8