Arezzo wave 2002
Arezzo wave 2002 II sera
Arezzo wave 2002 III sera
Arezzo wave 2002 IV sera
Arezzo wave 2002 V sera
Word Stage con Lucarelli
Ekova, Space lullabies....and other Fantasmagore
Ani Difranco, Up up up up up up
Dandy Warhols, Thirteen tales from urban Bohemia

Sono passati quindici anni e Arezzo Wave, festeggia il suo nuovo festival 2002 (dal 3 al 7 Luglio 2002) con la nascita della " Fondazione Arezzo Wave Italia". Anche quest'anno ad Arezzo sono in programma spettacoli dalle 10.30 alle 6.00 del mattino. Fra concerti, street culture, love zone, cinema e letteratura, la XVI Edizione del festival rock si propone come il palco più variegato e scatenato dell'estate. Senza per questo smettere di scommettere sul nuovo che avanza, rinnovando la sua immagine di love (invece di live) festival con eventi assolutamente contemporanei. E naturalmente proponendo ancora una volta un cartellone musicale di primissimo piano illustrato anche quest'anno dal fantasioso marchio di Pablo Echaurren. Una conferma insomma positiva per il più longevo e blasonato rock festival italiano che, anche come fondazione, ha tutta l'intenzione di continuare a scommettere sul nuovo di qualità. Il primo gruppo a calcare il Main Stage 2002 sono gli Psedo Amorfeus, ma presto dal rock eclettico (ed elettronico) cantautorale, si passerà al suono multietnico dei Kabul Workshop (vengono da Kabul, Calcutta; Napoli e dal Marocco, ma si sono formati a Londra) e dall'allegra combriccola dei Los de Abajo (di Città del Messico e prodotti da David Byrne) . Da Mexico City a Buffalo la strada è lunga, ma non per gli amanti del noise, del post-space rock, non per i fan dei fantastici Mercury Rev. Il gruppo dell'ex Flaming Lips Jonathan Danahue propongono dal vivo il loro ultimo Cd "All is dream", che fra un'impennata rock e una ballata ipnotica, rivela a tratti una verve quasi morriconiana. Ovviamente a fare la parte del leone di questa prima serata di Arezzo wave 2002 sono chiamati i grandi Sonic Youth, la band leader del noise mondiale. In tutti i sensi. Una delle poche formazioni ad essersi ribellata alla noia del rock degli ultimi anni, alle mode sfuggevoli, per proporre un progetto sonoro e visuale, che ha molto a che fare con l'arte, con l'espressione contemporanea. Con i Sonic Youth il rumore sale in cattedra, come eco del suono grandi metropoli, come ribellione catartica, come un urlo ipnotico levato contro il conformismo, contro l'omologazione. C'è chi lo chiama post-rock, chi noise rock, l'importante è che in realtà il sound di Ranaldo & Co è (e continua ad essere) in piena evoluzione.

Un ultima nota la meritano i Verdena, che presentano ad Arezzo un progetto speciale dal retrogusto psichedelico, uno show multimediale, in cui la rock band interagisce dal vivo con le creazioni del regista e Videomaker fiorentino Francesco Fei e con la comunicazione visiva del gruppo Egg Invaders.

Voto 8