"La suite Euphonia è il frutto di dieci anni di evoluzione. Dal primo incontro al Locomotive Festival 2012, si è creata un’intesa speciale fra me, il pianista Mirko Signorile e il sassofonista Raffaele Casarano. L’intesa si è affinata anno dopo anno finché, durante il lockdown, ho immaginato questo flusso di canzoni senza soluzione di continuità che accompagna l’ascoltatore in un percorso non solo musicale e testuale, ma anche spirituale. I singoli brani così diventano strofe di una composizione più ampia in cui le emozioni si perdono nella musica finendo col ritrovarsi in uno stato quasi trascendentale”.
E’ questa la formula magica di Euphonia Suite, l’interessante e fruibilissimo album, pubblicato su Incipit Records e distribuito da Egea Music, che è disponibile su cd, vinile e tutte le piattaforme streaming e download. Il nuovo disco e il tour che gli è dedicato, vedono alla ribalta un ispirato Eugenio Finardi esprimersi al meglio con un intenso trio acustico.
ntanto il video e il singolo Patrizia, si aggiungo e arricchiscono il flusso sonoro di EUPHONIA SUITE di Eugenio Finardi, Tenco alla Carriera 2023.
La 46a edizione della Rassegna della Canzone d'autore (Premio Tenco) si svolgerà dal 19 al 21 ottobre al Teatro Ariston e nelle più belle location di Sanremo.
“Un prestigioso Premio alla Carriera - commenta Finardi -. anche se ho tentato più volte di ammazzarla cambiando stile ogni due dischi. Anche ora, per non smentirmi, ho due tour Anima Blues ed Euphonia”.
Euphonia Suite, un album sorprendente, la stessa cosa vale sicuramente per il tour. Ogni concerto si trasforma in un unico lungo brano che porta l’ascoltatore a vivere la profonda esperienza di uno specialissimo percorso emozionale. Le prime date della tournée 2023, che vede il cantautore milanese, classe 1952, in perfetta simbiosi con i suoi due compagni di avventura, fa tappa domenica 19 Febbraio alle 21 al Teatro Politeama di Prato, il 18 marzo al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, il 22 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 24 marzo al Cineteatro Gavazzeni di Seriate, il 31 marzo al Teatro di Varese, il 14 aprile all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo, il 19 aprile al Teatro Colosseo di Torino.
Il nuovo disco presenta e reinterpreta quindici brani. Voglio, Soweto, Katia, Diesel, Oceano Di Silenzio, Mezzaluna, Le Ragazze Di Osaka, Dolce Italia, Vil Coyote, Holy Land, Estrellita, Ambaraboogie, Un Uomo, La Radio, Amore Diverso, Una notte in Italia, Extraterrestre.
“Cantare le stesse canzoni spesso è la condanna degli anziani cantautori, noi tre invece con Euphonia siamo sempre sul filo del rasoio e lasciamo molto spazio all’improvvisazione – spiega a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Finardi">Eugenio Finardi -. Mirko, è uno straordinario improvvisatore al piano e le aperture, i soli al sax di Raffaele sono esaltanti. E in tutti i live non si sa mai cosa può succedere, grazie anche alle armonie che si liberano sotto al canto. Il repertorio di base è lo stesso del disco, ma ci divertiamo a fare delle aggiunte ogni tanto. Abbiamo un’altra decina di pezzi che possiamo inserire quando ci va”.
Perché non ha inserito fra i brani del disco Musica ribelle?
“Ha un altro spirito: è un pezzo molto rock, con un altro tipo di intensità rispetto a quelli della suite. Ma, dal vivo la facciamo ogni tanto nei bis. Quando abbiamo deciso di fare questo disco, avevamo chiaro che avremmo iniziato con “Voglio”, che inizia con le parole: “Da piccoli ci hanno insegnato” e quindi con l’infanzia come prima cosa, mentre l’ultima è “Extraterrestre” che dice “Voglio tornare per ricominciare”. I pezzi nel mezzo si sono trovati da soli e hanno formato un percorso che sottolinea la circolarità, la sfericità del progetto. Anche se poi, si può iniziare ad ascoltare Euphonia da qualunque punto mantenendo inalterata la sua coerenza”.
Lo stesso vale per i concerti?
C’è un canovaccio ma, ogni esecuzione è unica, diversa, perché è influenzata dalla location, dal pubblico. Mi devo ricordare di dire che, a differenza delle suite classiche, il pubblico dei live può applaudire fra un pezzo e l’altro”.
Si trova insomma davvero a suo agio nella dimensione del trio?
“Insieme creiamo energia, un flusso blues che con l’improvvisazione si eleva ancora di più. Mi piace la musica che coinvolge, che trasporta, adoro il minimalismo, la musica ipnotica, il barocco di Scarlatti, la musica pre-romantica di Pergolesi. In Euphonia è fondamentale per me il piacere di interagire con un sassofonista eccelso e un pianista che suona con straordinarie improvvisazioni. A 70 anni passati, lta magia espressiva di questo progetto mi ha convinto di essere uno dei tre uccellini in copertina di Euphonia, un usignolo canterino dei caraibi che ha il nome scientifico di euphonia musica”.
Voto
8
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