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Intercity Festival 26
Festival internazionale di città in città
Teatro danza letture incontri mostre film workshop
Dal 28 settembre al 31 ottobre 2013 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino

 




                     di Giovanni Ballerini


Un focus sulla creatività del nord Europa a Intercity 2013. Il festival internazionale di città in città accende i fari sulle emergenze teatrali di Norvegia, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Dopo belle edizioni dedicate a Londra (1996 - 97), Intercity torna a scoprire le novità, i nuovi talenti del panorama britannico. Rispetto alla Norvegia, paese ospitato frequentemente nelle ultime edizioni del Festival, Intercity continua a scovare i testi più interessanti della nuova drammaturgia, sviluppata ovunque nel paese, uscendo dai confini del mondo di Oslo. Per i Paesi Bassi, invece, la ricerca si è concentrata su Eindhoven, città molto fertile ancora da scoprire. Come sempre, anche quest’anno il cuore di Intercity batte per la nuova scrittura teatrale. Sono 6 i nuovi testi che verranno tradotti e messi in scena in prima nazionale durante la 26° edizione del Festival, dal 28 settembre al 31 ottobre 2013 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino
Inaugura la XXVI edizione di Intercity la nuova creazione di due tra gli artisti d’avanguardia del nuovo teatro olandese, Leon De Waal e Marije Op ’T Eijnde, che presentano in prima nazionale, Breaknight (28, 29 settembre ore 21), una grande prova attoriale performativa. In seconda serata, in prima assoluta, il bellissimo e straziante Vilde (28, 29 settembre e 4, 5, 6 ottobre ore 23), della norvegese Tale Naess, testo che ha ottenuto enorme successo ovunque sia stato rappresentato. Nel monologo, messo in scena da Silvia Guidi, note, timbri, colori e parole, si mescolano come pensieri, risvegliando un inconscio fatto di immagini e ricordi. Sempre in prima nazionale, viene presentato, per la regia di Dimitri Milopulos End Of Desire (4, 5, 6 ottobre ore 21) di David Ireland, un incontro notturno di sesso occasionale, tra due persone socialmente e culturalmente opposte ma accomunate dalla medesima paura dell’intimità.
Per la prima volta tradotto e presentato in Italia, viene messo in scena il testo L’eredità della norvegese Gyrid Axe Øvsteng (11, 12, 13 ottobre ore 21), per la regia di Virginia Martini e in scena Riccardo Naldini, Antonio Bertusi e Matteo Procuranti. Il testo è una favola assurda su quel che accade quando ci si deve dividere il niente che c’è sotto il materasso. Tre fratelli si contendono l’eredità della madre, ma, al di là di questa gara infantile, risiede il profondo conflitto della rivalità fraterna. Nelle stesse date (e sempre in prima assoluta), viene messo in scena, in seconda serata, Anche la quiete respira piano contro un muro di mattoni (11, 12, 13 ottobre ore 23) il nuovo testo di Brad Birch, per la regia di Michele Panella, che è anche in scena con Daniela D’argenio; una commedia che indaga le dinamiche della società contemporanea, l'ossessione del consumismo, la ricerca incessante di un equilibrio. Infine, dalla Norvegia, la Jo Strømgren Kompani, dopo il successo ottenutoal Festival del 2012 con A Tribute To Ping Pong e del 2009 con lo spettacolo The Writer, su testi di Knut Hamsun, torna con A tribute to the art of football (18, 19 ottobre ore 21), una performance che evidenzia la routine fisica, gli aspetti estetici e quelli più trasgressivi, dello sport più amato del mondo: il calcio.
Come ogni anno, il Festival include nella sua programmazione due mise en espace, scelte con il preciso intento di promuovere, far conoscere e apprezzare, anche ai non addetti ai lavori e ai giovani interessati al teatro, il meglio della drammaturgia contemporanea. Quest’anno i testi scelti sono: il testo vincitore del primo premio nel Edinburgh Fringe Festival, Come tuono, del norvegese Niels Fredrik Dahl, a cura di Codice Ivan e Thank You dell’autrice scozzese Catrin Evans, curato da Caterina Poggesi (21 ottobre, a partire dalle ore 21). Agli eventi principali della programmazione vanno ad aggiungersi le iniziative, sempre numerose collegate al Festival: dagli incontri con gli autori,i ai reading letterar,i alla mostra fotografica, dedicata ai 15 anni di Intercity Connections, fino alla rassegna cinematografica: West End > Brodway: Musical e non solo, presso l’Auditorium Stensen, che include Jesus Christ Superstar, Naked Boys Singing (17 ottobre), DV8 - The cost of living, stomp (24 ottobre), Jekyll & Hyde, The Rocky horror picture show (31 ottobre).
Si conferma l’attenzione e la cura del Festival per i giovanissimi con Intercity Connections, progetto volto alla diffusione nelle scuole medie superiori della drammaturgia teatrale contemporanea italiana e internazionale. Un’ottima occasione per suscitare l’interesse dei giovani studenti verso il teatro, attraverso la presentazione in scena di opere teatrali scritte da grandi autori contemporanei per giovani interpreti. In programma quest’anno: Il giorno del non acquisto di Kim Atle Hansen, Giulio Cesare di Antonio Tarantino e Just di Ali Smith. In questa edizione, i ragazzi coinvolti sono più di 80. Con la presentazione degli spettacoli di Intercity Connections di quest’anno, ci si avvicina al traguardo delle 50 produzioni, con il coinvolgimento di circa 700 giovani del territorio sestese. Oltre agli spettacoli previsti dalla XIV edizione, verrà presentato il testo Noccioline di Fausto Paravidino, che vedrà in scena gli studenti dell’Istituto Buzzi di Prato. Al contempo, la Scuola di Teatro Intercity lavora per introdurre i suoi allievi (che superano gli 85), di diverse fasce d’età e provenienti da Sesto e dai comuni limitrofi, nel mondo del teatro e della drammaturgia contemporanea. Da segnalare due Workshop, uno a cura dell’artista olandese Leon De Waal, incentrato sul teatro fisico, il secondo curato da Lucia Cappelli, dedicato alla dizione e alle tecniche vocali.

Voto 7 ½ 

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