Progetto Guerra 2006
Guantanamo
Dopo il
doveroso sdegno, le manifestazioni, le bandiere e gli striscioni con
l’arcobaleno, la guerra entra anche in teatro per un progetto ben articolato,
che dall’ 11 al 29 gennaio 2006 si sviluppa al Teatro
della Limonaia di Sesto Fiorentino fra spettacoli, mostre e tavole rotonde
di grande interesse. Ne è prova la mostra fotografica
a cura di Laura Mattacchioni “… un ficcanaso … uno di noi” che propone
alcuni scatti di Enzo Baldoni il giornalista, pubblicitario e traduttore di
fumetti che ha perso la vita nella sua all’ultima missione in Iraq.
Di grande impatto emozionale anche lo spettacolo Guantanamo
che la Compagnia Tri-boo ha presentato con successo dal 18
al 22 gennaio 2006. La piece di Victoria
Brittain e Gillian Slovo,
incentrata sui trattamenti riservati ai prigionieri detenuti della base
americana di Guantanamo Bay, arriva in Italia dopo aver fatto molto parlare di
sé in vari teatri europei e d'oltreoceano. Commissionata dal Trycicle Theatre di
Londra il docu-drama appassiona per l’immediatezza,
per la semplicità della narrazione che gli attori (meglio i non professionisti)
esaltano nelle loro performance. Il lavoro coinvolge lo spettatore per la sua
capacità di stimolare una discussione e trasmettere un messaggio forte su ciò
che sta succedendo nella prigione americana. Le testimonianze epistolari
dei detenuti musulmani di nazionalità inglese e irachena, le interviste
rilasciate dai loro familiari, le dichiarazioni dei loro avvocati e le
disarmanti riflessioni di cittadini e militari americani, creano un quadro
completo e scioccante dove gli attori più che personaggi diventano portavoce di
chiarificazioni del precedente creato nel diritto internazionale
dall’amministrazione Bush.
Guantanamo è
soprattutto un’indagine politico-giuridico-sociale
su come la prigione americana abbia spazzato via solidi principi di diritto
internazionale e condotta civile, che si presenta come un esperimento su quanto
l’opinione pubblica possa sopportare senza reagire. I video interagiscono con
il linguaggio e lo spazio teatrale creando livelli e situazioni diverse che
analizzano quanto la democrazia occidentale sia stata danneggiata durante la
“guerra al terrorismo”.
Guerra
prosegue il 27 gennaio 2006 al Teatro La Limonaia alle 21 con la compagnia Narramondo in “La tana della iena”, con Carlo
Orlando alle prese con l’omonimo
romanzo di Hassan Itab: una sfida per
l’ascoltatore-spettatore, che viene messo, grazie alla
narrazione secca e mai compiaciuta, davanti ad una storia che lo porta a
mettere da parte i suoi pregiudizi.
Il 28 gennaio 2006 alle 21 con un
progetto TeatroInAscolto
prodotto da La Casa dei Racconti. Si chiama Tango è scritto e diretto
da Francesca Zanni e vede in scena Crescenza Guarnieri
e Rolando Ravello alle prese con la perdita
dell’identità e la passione per il tango che viene
evocato dalle musiche originali di Daniele Silvestri.
Gran finale il 29 gennaio 2006 alle 21 con una
performance realizzata in collaborazione con l'Istituto Ernesto de Martino. Si chiama “Ero un povero disertore” e propone canzoni,
testimonianze, poesie
contro la guerra. Alla ribalta Alessandro Danelli,
Marco Rovelli e Nicola Toscano de "Les Anarchistes ", Alessio Lega, Suonatori Terra Terra,
Gualtiero Bertelli, Ivan Della Mea. La voce recitante è di Carlo
Monni.
Voto
8