partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Materia Prima Festival 2024
XI edizione
Fabbrica Europa 2021
XXVIII edizione
Secret Florence 2021
Arte, cinema, danza e musica
Festival Fabbrica Europa
XXVII edizione
Short Theatre
XIV edizione - Visione d’insieme
Fabbrica Europa 2019
XXVI edizione
Fabbrica Europa 2018
XXV edizione
CapoTrave
Kilowatt tutto l’anno
Festival La Democrazia del Corpo
Diretto da Virgilio Sieni
Contemporanea Festival 16
Teatro e danza

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  28/03/2024 - 11:47

 

  home>live > festival

Scanner - live
 


Croazia estate 2009
Da Umago fino a Cavtat
Prendono piede le manifestazioni teatrali. E non solo in lingua croata
Un cartellone culturale estivo straordinariamente ricco e variegato

 




                     di Sandro Damiani


Calendario culturale estivo straordinariamente ricco e variegato, quello delle cittadine della costa croata. Da Umago, in Istria fino a Cavtat, l'antica Epidaurus quasi all'entrata delle Bocche di Cattaro ossia ai confini con il Montenegro, e' tutto un pullulare di festival e rassegne, spettacoli, concerti, recital.

In linea generale, non si tratta di una grandissima novità, se non rispetto all'epoca jugoslava quando di fatto erano solo due le città ad ospitare appuntamenti culturali di rilievo internazionale: Dubrovnik e Spalato, e in misura minore Abbazia (Opatija), alle porte di Fiume.

Negli ultimi dieci anni, infatti – diciamo da quando il Paese è uscito dall'emeregenza del dopoguerra – non c'è città o paesino, in Dalmazia, che non si sia attrezzato per allietare le serate delle centinaia di migliaia di che dall'Europa continentale, centrorientale in primo luogo, calano per fare bagni di sole e di mare. Con una novità: il prendere piede delle manifestazioni teatrali; e non solo in lingua croata. Infatti, a farla da padrone in tutti questi anni sono stati la musica: classica, lirica e moderna, con concerti di grandi orchestre e altrettanto pregiati solisti; a seguire, gli spettacoli di danza, sia di complessi russi (Mosca e San Pietroburgo) che croati, i quali da quando l'URSS e l'Est comunista è andato in malora, hanno fatto il pieno di ballerini provenienti dalla grande scuola sovietica, sicché non c'è corpo di ballo da Fiume a Zagabria, passando per Spalato e Osijek (ma ciò vale anche per i teatri lirici di Lubiana, Sarajevo e Belgrado), che non conti in maggiore numero artisti russi, ucraini, bielorussi, moldavi, kazaki, ecc. che non autoctoni.

E non mancano le rockstar. Care come il petrolio in piena crisi, ma che riempiono gli stadi, palazzetti e il colosseo polesano: si parli degli italiani Zucchero e Ramazzotti o del britannico Sting e dell'afroamericana Anastacia. A proposito di Pola, in agosto, rispettivamente l'8 e il 12 arrivano Elton John e Michael Bolton.

Ma il salto di qualità negli ultimissmi tempi l'ha fatto la prosa. Ovvio, a parte tre o quattro luoghi, in cui non mancano gli spazi deputati per spettacoli piu' complessi né le potenzialità quanto a numeri/presenze, per lo piu' si tratta di spettacoli con quattro, massimo cinque attori, mentre molto forte vanno i monodrammi. Ma non il barzellettaro (che pure c'è) o il divetto televisivo che fa della facile satira di costume o politica, ma proprio il pezzo teatrale supportato da un testo, una regia e un mestiere attorale di peso.

E non manca, all'interno di questa novità, una ulteriore: la presenza di gruppi teatrali stranieri o croati che recitano in altre lingue. E' il caso dell'attrice e cantante Ksenija Prohaska che dopo dieci anni di repliche in croato, il suo successo piu' strepitoso - Marlene Dietrich - ora lo propone in italiano e inglese: lingue in cui peraltro l'ha gia' presentato sia in Italia (all'Orologio di Roma; al Mittelfest di Cividale, a Venezia, Pescara, Lecce, Trieste, ecc.) che negli USA (al La MaMa di New York, a Los Angeles, ecc.). La Prohaska, inoltre porta in giro, in italiano, Raccontare Edith Piaf e si sta attrezzando per fare lo stesso coll'atto unico Billie Holiday. Poi c'è il Teatro Mala Scena di Zagabria con spettacoli per i ragazzi e i bambini, recitati in varie lingue (inglese, tedesco, ceco, slovacco, polacco) e altri singoli artisti. Ma, ripeto, la grande novita' e' il teatro di prosa, e non solo con allestimenti di commedie leggere, ma anche messe in scena „pesantine“, roba da stagione invernale. Evidentemente, e' cambiata la „geografia umana“ del turista e con essa l'appetito culturale ha fatto un salto di qualita'.

Ma vediamo alcuni di questi appuntamenti, cominciando con i due piu' eclatanti che avranno luogo a Dubrovnik, per la 60* edizione dei Giochi ragusei.

Il 12 e 13 luglio Peter Brook si presenta con il Theatre de Bouffes du Nord alla torre Tvrdjava Lovrijenac con Love in my sin, una sorta di riduzione teatrale tratta dai sonetti di William Shakespeare, mentre il 24 e 25 luglio la torre Tvrdjava Revellin ospiterà il migliore spettacolo francese dell'anno: L'orgia della tolleranza di Jean Fabre con la compagnia del regista parigino, il Theatre de la Ville.

Tra gli altri spettacoli dell'estate ragusea, che si conclude alla fine di agosto, ci sono anche un paio di commedie di Marin Drzic/Marino Darsa, del commediografo locale del secolo scorso Vojnovic e un Amleto.

A Spalato, il pezzo forte è l'ultima produzione del regista sloveno, residente in Spagna, Tomaz Pandur: Caligola di Albert Camus, prodotto insieme al Mittelfest di Moni Ovadia ed alcuni festival europei: lo spettacolo va in scena il 4 agosto. Dall'8 al 13 invece, sul mare, e' la volta delle „Baruffe chiozzotte“ dirette dal cineasta Vinko Breshan

A Pola, o meglio sull'Isola grande dell'arcipelago delle Brioni, il noto attore holivudiano Rade Serbedzia continua a macinare successi colla rassegna messa in piedi una decina di anni fa e propone il suddetto Caligola dal 18 al 22 luglio; e a seguire (il 25, 26 e 27) il suo (veramente grande) cavallo di battaglia: Re Lear diretto da Lenka Udovicki, la quale, poi, dal 14 al 23 agosto porta sul palco di questo splendido parco naturale Romeo e Giulietta '68 tratto da Shakespeare. Ma io mi permetto di caldeggiare – per chi si trovasse in Istria dal 9 al 12 luglio – la visione de Le ballate di Petrica Kermepuh, capolavoro di Miroslav Krleza, peraltro pubblicato da Einaudi nella traduzione di Silvio Ferrari.

Come dicevo, il teatro di prosa sta prendendo, se non il sopravvento, quanto meno spazio nelle lunghe estati istriane e dalmate. Durera'? Dipende dal tipo di turista che vi si reca...

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner