Costante cambiamento: VII edizione, 2003
Costante cambiamento: XI edizione, 2007
Costante cambiamento: XII edizione, 2008
Ci sarà anche la compagnia di Pina Bausch a
animare l’undicesima edizione del Costante
Cambiamento”. E fa già notizia. Un festival, diretto da Teresa Zurzolo,
che, dal 20 settembre al 6 ottobre 2007, rimarrà in bilico tra teatro, arti
visive e soprattutto danza con nomi di punta del mondo artistico
internazionale. Una kermesse, budget di 30.000 euro, che riempirà spazi atipici come le Ex Murate, teatri d’Oltrarno come il Goldoni, centri d’arte contemporanea come le Papesse a Siena. “Vogliamo guardare – spiega la
direttrice artistica – alle differenti culture, ai territori più a rischio, ai
soggetti indifesi, alle nuove generazioni, tra chiusura ed apertura per la
costruzione di una architettura della pace”. Non ci sarà Pina
Bausch, ma la sua compagnia per il clou-evento del 29 settembre 2007 al Goldoni di Firenze. La dama del
teatro-danza, da poco premiata alla carriera a Venezia, “una coreografa che ha
innovato il teatro, rendendolo più che mai fisico e musicandone la drammaturgia”
uno stralcio della motivazione della Biennale, viene pochissime volte in Italia
e non è mai stata a Firenze. La sua compagnia, che avremo modo di ammirare al festival è la Folkwang Tanzstudio. Tra i suoi primi
capolavori “Blaubart” nel 1977 e “Cafè Muller” e “Kontakthof” nel ’78. Nell’89
è la volta di “Palermo, Palermo”, nel ‘97 prosegue il suo progetto con “Der Fensterputzer”, nel
‘98 “Mazurca Fogo” con l’Expo di Lisbona, nel ‘99 “Dido” con il Teatro Argentina
di Roma, nel 2000 “Wiesenland” per Budapest, nel ‘01 “Aqua” per il Brasile, nel
‘03 “Nefés” ad Istambul e nel ‘04 “Ten Chi” in Giappone. Tra gli altri grandi
protagonisti la danzatrice e coreografa coreana Eung Yang Lee
che con la sua esibizione del 20 settembre 2007 ha inaugurato la
rassegna alle Murate e propone il 25 ed il 28 settembre 2007 tre diverse piece,
la svizzera Ursula
Biemann (26, 27 settembre 2007) che lavora sui soggetti migranti, dal
traffico delle spose al fenomeno internet, dalla migrazione quotidiana dal nord
Africa fino alla Spagna. Il “nostro” Gianluigi Tosto, attore per le Occupazione
Farsesche ne “Il vangelo secondo Gesù Cristo” e protagonista de “Iliade”,
“Eneide” e “Odissea” dall’Antella fino al Portogallo, invece porterà in scena
l’omaggio a Franco
Di Francescantonio, “Firenze non l’ha quasi mai accolto tanto che è dovuto
emigrare per farsi apprezzare”, il grande attore fiorentino scomparso nel 2004.
21 e 22 e 30 saranno le date per ricordarlo anche con video inediti. Curiosità:
proprio in queste settimane è uscito il nuovo romanzo di Marco Vichi dedicato
proprio all’attore. Lo spagnolo Jordi Mollà,
autore emergente che ha collezionato tre premi Goya porta qui il suo testo
“Cielo grigio arancio” in prima assoluta (21, 22). Info: 055.2340231; 15, 10, 8
euro.
Voto
8