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  25/04/2024 - 17:29

 

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Altrove Teatro
Arsenico e Vecchi Merletti
Di Joseph Kesselring. Regia Fiorella Sciarretta. Con Manuelita Baylon, Adelaide Foti e Marco Predieri. Con la partecipazione straordinaria di Remo Masini e con Marcello Sbigoli, Rosario Campisi, Gianni Andrei
Da giovedì 5 a sabato 7 maggio 2011 al Teatro Puccini di Firenze

 




                     di Tommaso Chimenti


Il messaggio è ancora contemporaneo. Suscita ancora battaglie e schieramenti faziosi. Sia per il contenuto, l’eutanasia, che per l’approccio stilistico e formale. In qualche modo il tempo in cui fu scritto “Arsenico e vecchi merletti”, gli anni ’40, quando gli Stati Uniti erano entrati in piena Seconda Guerra Mondiale, e questo nostro travagliato panorama globale del nuovo Millennio, hanno i loro punti in comune, le loro congiunture negative. Per fuggire alla morsa del presente l’evasione e l’intrattenimento teatrale sono un buon antidoto, non per smettere di pensare ma per, almeno per qualche ora, distogliere l’idea, rilassandosi con sorrisi spensierati. E’ questo l’intento del gruppo fiorentino Altrove Teatro che in queste ultime stagioni ha prodotto il cavallo di battaglia nostrano Gallina vecchia e il sempreverde Sorelle Materassi. Commedie brillanti, ma con un retrogusto leggermente amarognolo, come è la vita del resto. Nell’“Arsenico” due allegre vecchiette aiutano loro coetanei ammalati a lasciare questa terra con un goccio di veleno dentro ad un bicchiere di liquore. Un ultimo saluto con il sorriso sulle labbra della scelta personale. Il pensiero corre subito all’eutanasia e all’accanimento terapeutico. Impossibile non pensare al grande Mario Monicelli. Il testo, profondamente protestante, nacque per Broadway per poi essere trasferito in celluloide con Cary Grant nel ruolo del protagonista, qui interpretato da Marco Predieri, alias Mortimer Brewster. Sulla scena è un critico teatrale, coincidenza non casuale che fa il paio con la realtà, vista la doppia posizione di Predieri, giornalista il giorno, attore la sera. Al suo fianco le due terribili arzille anziane, Martha e Abby Brewster, incarnate da Manuelita Baylon e Adelaide Foti, la cui intesa si è, se possibile, rafforzata dopo essere entrate degnamente nei panni delle “Sorelle Materassi”. Inoltre Rosario Campisi, recentemente visto sul grande schermo come spalla di Paola Cortellesi in “C’è chi dice no”, la voce profonda baritonale di Marcello Sbigoli, il nipote un po’ ritardato che si crede il Presidente degli Stati Uniti, la bellezza eterea di Eleonora Cappelletti, Andrea Giorgi, il cammeo di Remo Masini, completano il quadro per la regia di Fiorella Sciarretta. Una macchineria della risata e del ritmo perfetta, un congegno ad orologeria in bilico tra il noir delle vicende e l’azione spesso grottesca ed ai limiti del verosimile. In un’apparente quotidianità, fatta di pace e serenità si nascondono segreti mpensabili, situazioni imprevedibili, ciniche e macabre. Gli scheletri stavolta, invece che nell’armadio, saranno in cantina. Info: biglietti da 15 a 18 euro; www.teatropuccini.it; 055.362067.

Voto 8 

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