Non solo si sostiene che Sherlock Holmes sia realmente esistito, ma anche che la sua errabonda vita, sulle tracce del crimine o in fuga dalla noia, lo abbia portato a sesto fiorentino. A difendere questa teoria il noto scrittore (di gialli) sestese Enrico Solito, che e' anche presidente dell'associazione uno studio in Holmes, che questo fine settimana dara' vita ad un evento particolare inserito nel cartellone del settembre sestese: A week later… ospiterà presso Villa San Lorenzo una mostra di memorabilia sherlockiane e una serie di incontri con proiezioni e dibattiti (fino al 17/9) dedicati a Holmes, mentre sabato 16 avrà luogo il convegno (dalle 9 alle 19) e a conclusione lo spettacolo di Mario Cavallero "a teatro con Sherlock Holmes"

Fu vera gloria la sua? C'è chi sostiene che Sherlock e la sua inseparabile pipa corredata dell'altrettanto inseparabile Watson non siano frutto della fantasia di Conan Doyle, ma siano ispirati ad un investigatore stravagante realmente esistito, violinista e snob, morfinomane per placare i dolori della propria sublime intelligenza. Non solo dunque lo sgominatore di mastini e bande sikh sarebbe un personaggio reale, ma addirittura avrebbe soggiornato a Sesto Fiorentino. Si sa anche quando: nel 1891, visto che "A week later", la manifestazione dedicatagli dall'associazione Uno studio in Holmes, ha per sottotitolo "Fine settimana dedicato a Scerlock (sic) Holmes in occasione del 109°anniversario del suo passaggio da Sesto Fiorentino". Per avere maggiori ragguagli si potrà seguire il convegno che, oltre agli accoliti sherlockiani associati a "Uno studio in Holmes", centinaia sparsi in tutta Italia, e al suo presidente Enrico Solìto, vedrà convergere esperti in materia e scrittori. La lunga giornata, con l'epilogo teatrale proposto da Cavallero, avrà un suo prodromo il 15, con cena a base di piatti sherlockiani alla quale seguirà la conferenza "Sherlock Holmes e gli spiriti", si spera con riferimento ai distillati che, si sa, sono più adatti degli ectoplasmi al postprandiale. Non mancherà, nella mattinata di domenica 17, un pellegrinaggio a Firenze, per una targa da deporre nello storico spaccio di pipe di Corsellini, dove si vocifera che in dispregio ai vari Dunhill, Holmes si approvvigionasse.

Certo un bel colpo per i sestesi, non nuovi a queste operazioni dove la letteratura si mischia a realtà. Era di sesto Nicola Rilli, un cui studio individuò il vero Geppetto e i luoghi nei quali Collodi avrebbe fatto muovere il suo burattino, appunto tra Castello e Sesto (il paese dei Balocchi). Aspettiamo di sapere se Faust, per i suoi doni a Margherita, facesse le ordinazioni a Doccia.

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