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Albert Camus
Solitario solidale
Due giornate fiorentine dedicate al grande scrittore, filosofo e drammaturgo nella ricorrenza del centenario della nascita
26 e 27 Settembre 2013, Istituto Francese di Firenze, Istituto Italiano di Scienze Umane, Palazzo Strozzi, Cinema Odeon, Giardino di Boboli, Mediateca FST. Tra gli ospiti atteso a Firenze il regista Gianni Amelio

 




                     di Giovanni Ballerini


"Firenze! Uno dei pochi luoghi d’Europa in cui ho capito che nel cuore della mia rivolta dormiva un consenso. Nel suo cielo misto di lacrime e di sole imparavo a dir sì alla terra e ad ardere nella fiamma cupa delle sue feste. Provavo… ma quale parola? Quale dismisura? Come consacrare l’accordo dell’amore e della rivolta? La terra! In questo grande tempio disertato dagli dei, tutti i miei idoli hanno piedi d’argilla.” Così scriveva Albert Camus, in una sua opera giovanile, “Il Deserto”. La presentazione di questo testo poco conosciuto, è fra gli eventi di “Albert Camus, solitario solidale”, due giornate fiorentine (26 e 27 settembre 2013), a cura della professoressa Sandra Teroni, dedicate al grande scrittore nella ricorrenza del centenario della nascita. Sono previsti eventi all’Istituto Francese di Firenze , all’Istituto Italiano di Scienze Umane, a Palazzo Strozzi, al Cinema Odeon, al Giardino di Boboli e alla Mediateca FST. Il tutto per un omaggio corale e affettuoso ad Albert Camus (nato a Mondovì in Algeria nel 1913 e morto a Villeblevin in Francia nel 1960), che oltre a formidabile scrittore, fu anche apprezzato filosofo e drammaturgo, nonché Premio Nobel per la letteratura nel 1957.
Il primo appuntamento è giovedì 26 settembre alle 17 all'Istituto Italiano di Scienze Umane, Sala Altana di Palazzo Strozzi), con l'incontro Sulle tracce di Albert Camus, che vede anche gli interventi di Valerio Magrelli, Sergio Givone e Italo Dall'Orto. Proprio quest'ultimo leggerà alcuni brani del testo giovanile di cui parlavamo e che è nato da un primo folgorante incontro fra Camus e la città di Firenze nel settembre 1937, in> un momento di forte crisi esistenziale. Scritto in parte sul posto e intitolato, come dicevamo, “Il deserto”, il testo andò a completare un volume di saggi ispirati da paesaggi algerini, Nozze (1939), pubblicato in pochissime copie ad Algeri. In poche pagine particolarmente dense si sviluppa una meditazione sollecitata dalla grande arte pittorica toscana e dallo splendido paesaggio naturale, su alcune contraddizioni costitutive della condizione umana: tra aspirazione al ricongiungimento e estraneità, irresistibile bellezza del mondo e ineludibile presenza della morte. Camus veniva elaborando le nozioni di assurdo e di rivolta che solo qualche anno dopo, con Lo Straniero, Caligola, Il mito di Sisifo, avrebbero rivelato al mondo delle lettere uno straordinario interprete della sensibilità contemporanea e un grande scrittore. Sempre il 26 settembre, alle 21 si tiene al cinema Odeon (Piazza Strozzi), l'incontro con il regista Gianni Amelio, intervistato da Gabriele Rizza e Claudio Carabba. A seguire, alle 21.30, proiezione del film di Amelio, “Il primo uomo”, (Italia/Francia/Algeria 2011), con Jacques Gamblin, Catherine Sola e Maya Sansa, tratto dall'omonimo libro, pubblicato postumo, di Albert Camus. Venerdì 27 settembre la giornata di eventi inizia alle 11 al Giardino di Boboli, in Piazza Pitti, con una passeggiata, un percorso camusiano verso il Forte Belvedere introdotto da Alessandro Cecchi. Alle 17 all'Istitut français Firenze, (Piazza Ognissanti 2) si tiene un incontro sull'opera di Albert Camus, coordinato da Laura Barile, con interventi di Maïssa Bey, Sandra Teroni e Benjamin Stora. L'analisi dell'opera camusiana sarà lo spunto per affrontare temi di grande attualità, grazie alla riflessione sul nodo più controverso della figura di Albert Camus, rappresentato dalle sue posizioni sulla guerra di Liberazione nazionale algerina, anticipato dalla clamorosa rottura con Sartre nel 1952, che lo avrebbe posto in contrapposizione al teorico dell’engagement. Alle 21 si tiene, sempre Institut français, la proiezione del film Lo straniero (Italia 1967), firmato da Luchino Visconti, con Marcello Mastroianni e Anna Karina. Per permettere a tutti gli interessati di vedere la filmografia dedicata ad Albet Camus, dal 17 al 27 settembre, presso Mediateca di Fondazione Sistema Toscana (Via San Gallo, 25) ci sarà una videolibrary dedicata, disponibile per la visione.
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.
Per il percorso camusiano dal Giardino di Boboli al Forte Belvedere, iscrizione obbligatoria, ai recapiti 055 2718801 oppure firenze@institutfrancais.it, fino ad esaurimento posti.

Voto 8 

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