Per chi desideri conoscere direttamente il fenomeno Luther Blissett  in rete è possibile accedere ad un archivio di documenti sulle gesta dell'essere multiplo. Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0 annuncia anche la fine rituale dei Luther Blissett italiani, già prevista a dire il vero  ( e, pare davvero perpetuata) a fine 1999 proprio dagli  autori di  Q e di Nemici dello Stato.
 Fin dall'inizio la durata del progetto di guerriglia psichica era stata fissata in un periodo di cinque anni. Trascorso il quale tutti coloro che hanno aderito al multiple name avrebbero dovuto abbandonare la sigla Luther Blissett, con un suicidio simbolico, per poi passare a nuove esperienze. Sembrerebbe un harakiri in piena regola, invece trattasi di seppuku alla maniera del samurai.
 E non è un caso, come  gli autori spiegano nell'introduzione al volume: "C'è differenza tra seppuku e harakiri: il seppuku prevede che, dopo lo sventramento, un secondo officiante decapiti il suicida. Chiunque adotti il nome in futuro contribuirà alla decapitazione simbolica  dei Blissett che furono". Un altro buon motivo per concludere l'esperienza letterario-psico-terroristica lo fornisce l'inimitabile Cary Grant, che disse la storica frase: "Meglio andarsene un minuto prima, lasciandoli con la voglia, piuttosto che un minuto dopo, avendoli annoiati". Tutto finito quindi? Sembrerebbe di no. E non solo perchè  c'è  qualcuno che sostiene che si tratti solo di un cambio di nome. E che adesso i Luther Blissett  abbiano adottato la denominazione di  Wu-ming, che in mandarino  significa "senza nome". In pratica quindi il mistero, la curiosità, e anche l'interesse rispetto al "Project", sono gli stessi di sempre. Solo che, probabilmente, l'operazione, grazie al seppuku, si è spogliata dei consensi di facciata ( e dall'emulazione modaiola). E può tornare a operare, più agilmente, dentro e fuori l'underground.
              Voto 
                7½