partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Firenze digitale
La Cupola del Brunelleschi
American McGee's Alice
Il paese delle meraviglie è un platform
Silent Hill 2
il survival horror più adulto mai pubblicato
Juggernaut
Giochiamo all’esorcista?
Mitomacchina
Storia, tecnologia e futuro del design
Variazioni sul cielo
di Margherita Hack e Sandra Cavallini

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  18/04/2024 - 23:22

 

  home>hitech > cult

Scanner - hitech
 


Juggernaut
Giochiamo all’esorcista?
Piattaforma PlayStation
Software house Will / Tonkinhouse, data rilascio 1999

 




                     di Mariano Aresu


Esorcismo: Termine derivato dal greco exorkizo. Significa scongiuro di demoni e di spiriti maligni mediante gesti, scongiuri, imprecazioni, preghiere o parole particolari. L’esorcismo era praticato presso gli assiro-babilonesi, gli zoroastriani, gli ebrei e altri popoli. È stato accolto dal cristianesimo intorno al X secolo, ed è codificato in un apposito Rituale della Chiesa Cattolica fin dal 1617.

Jagannath (Jaggernaut): divinità indiana rappresentante il signore dell' Universo. In tempi antichi, durante le cerimonie religiose, i devoti si gettavano tra le ruote del suo carro convinti che tale gesto li avrebbe assicurato il Paradiso

Una ragazza acquista una curiosa bottiglia in un negozio d'antiquariato. Nei giorni successivi accadono strani fatti... oggetti che spariscono, levitano per aria... bambole che prendono vita, mentre agghiaccianti risate echeggiano per la casa. D'improvviso la bottiglietta si rompe e un'entità demoniaca s'impossessa della ragazza. L'unico modo per salvarla è entrare nella sua mente e là affrontare il maligno.

Si tratta di un titolo appartenente al genere delle avventure grafiche. Esso non ha mai avuto successo su console e i pochi titoli pubblicati sono sempre stati delle semplici conversioni da PC; il loro punto cardine sono gli enigmi, l'azione è praticamente assente. La loro trama è dettagliatissima, degna delle migliori produzioni letterarie/cinematografiche, mentre il giocatore deve osservare minuziosamente schermate statiche e decine di filmati per decifrarne i vari tasselli.

La Will e la Tonkinhouse abbracciano questo genere e lo portano sulla PlayStation.

Il protagonista, sotto forma di spirito, esplora la mente posseduta di Sarah, rappresentata da una villa vittoriana. Le sue porte lo conducono all'esterno, in dei microcosmi che evocano il peccato. Strizzando l'occhio a film quali "L'esorcista" ed anticipando "The Cell", Juggernaut offre al giocatore un viaggio allucinante, surreale, demoniaco. La disavventura di Sarah non cerca di offrire alcuna novità rispetto ai dettami del genere: bisogna raccogliere degli oggetti, interagire con altri; si incontrano individui(?) con cui parlare, mentre giochi di parole sul concetto "bene e male" sconvolgono il giocatore. Gli enigmi, fortunatamente, risultano SENSATI e LOGICI (cosa alquanto rara in questa tipologia di giochi), mentre l'OTTIMA trama coinvolge il giocatore sino all'assurdo finale.

Ricordate il film "The Cell" con Jennifer Lopez? Grazie ad un macchinario sperimentale, una psichiatra penetra nella mente di un omicida psicopatico con lo scopo di scoprirne gli orribili segreti. La donna, scioccata da quella delirante fantasia, rimane intrappolata in quell' agghiacciante mondo. Un agente dell'FBI decide di entrare anch'esso in quella mente malata e salvare la donna.

...E se, invece, fosse entrato nella mente della piccola Reagan del film "L'esorcista" ? ...Questo è Juggernaut !

L'unico punto debole del gioco è la grafica. Le immagini renderizzate sono in bassa risoluzione, la palette dei colori è molto limitata, mentre i filmati, esclusa la STUPENDA presentazione, sgranano per via di una infelice compressione. Ciò nonostante, le ambientazioni surreali, l'oscurità e il tratto sporco con cui è stato disegnato il tutto rendono gradevole un aspetto grafico poco curato, dando l'impressione di trovarsi dinnanzi all'opera di un pittore pazzo.

Il sonoro, al contrario, è estremamente curato. In alcune ambientazioni non vi è alcuna musica, l'eco dei propri passi e i suoni dell'ambiente circostante accompagnano il protagonista (e il giocatore) sottolineando la solitudine e lo straniamento; mentre in altre, musiche cupissime, impregnano il gioco di un'atmosfera maligna. Una stanza vuota diviene opprimente, la presenza di un'ostile entità immanente diviene certezza, terrore.

Un titolo non per tutti (ne stiano alla larga i patiti dell'azione),

ma se amate i giochi riflessivi e le storie MALATE, "Juggernaut" saprà sorprendervi (...finale incluso).

Nota: Juggernaut è uno dei tanti giochi del filone demoniaco usciti su console. I giocatori europei e americani non hanno mai potuto conoscerlo, se non per quei pochi titoli tradotti e, purtroppo, censurati. Fortunatamente Juggernaut è giunto negli USA integrale, ma non è mai stato pubblicato in Europa.

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner