Variazioni sul cielo
di Margherita Hack e Sandra Cavallini
Regia e creazioni video Fabio Massimo Iaquone, musiche dal vivo C-Project, musiche originali Valentino Corvino, spazio scenico Cristian Taraborrelli, drammaturgia: Fabio Massimo Iaquone, Sue Jane Stoker
Tratto dal libro Una vita tra le stelle, Di Renzo Editore, lunedì 30 e martedì 31 gennaio 2006 ore 21.00 al Saschall di Firenze
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“Variazioni
sul cielo parte dagli occhi azzurri di Margherita Hack, dal
suo sguardo sull’universo e dalla sua storia di scienziata per arrivare ad esplorare i confini
del visibile”.
La performance “Variazioni sul cielo”, in
programma lunedì 30 e martedì 31 gennaio 2006 ore 21.00 al Saschall di Firenze,
nasce da un’idea e uno studio di Sandra Cavallini e
da un disegno creativo di Fabio Massimo Iaquone. I due artisti
hanno immaginato uno spettacolo che ruotasse attorno
al pensiero scientifico di Margherita Hack, la più
celebre astrofisica italiana e in particolar modo a quello espresso nel libro
“Sette variazioni sul cielo”, rielaborandolo in chiave poetica. Il risultato è
uno spettacolo estremamente contemporaneo, ricco di
tecnologie e con la musica composta da Valentino
Corvino ed eseguita dal vivo dai C-Project (Valentino
Corvino – violino ed elettronica, Stefano Bussoli –
percussioni, Andrea Agostini – tastiere, basso ed
elettronica). Per realizzare i video sono stati coinvolti artisti contemporanei
di varie nazionalità, mentre la scenografia di Cristian Taraborrelli
si articola su una serie di schermi mobili tridimensionali e di proiezioni senza
confine, per meglio passare attraverso i vari quadri di questa performance multiversi:
un universo dentro un altro universo dentro un altro
universo e così via.
Questo percorso attraverso immagini spettroscopiche e
oniriche dimostra che il sogno e la scienza, quando
riescono ad avvicinarsi, possono creare un universo in cui sia ancora possibile
vivere, guardando in su. Non una semplice via di fuga, piuttosto
un ampliamento degli orizzonti, un cambiare il punto di vista o rivoluzionare
la prospettiva, fino ad ipotizzare l’esistenza di un multiverso,
uno spazio a grappolo infinito, uno spazio in cui è possibile coesistere …
anche con chi giura di aver visto gli extraterrestri. “Variazioni sul
cielo” accompagna lo spettatore in un viaggio fatto di ombre
e di luci, così come l’universo, così come l’animo umano.
Si
passa da un prologo dedicato a Adamo ed Eva, per passare a
ampliamento della conoscenza dei cieli, delle formule (il peccato di Aristarco),
delle bilance (il paradosso dell’esplorazione) degli Ufo (la vita nel cosmo), della
controversa origine dell’universo, delle paure (Apocalisse), della liberalità
della natura (multiverso) e l’epilogo è sulla luna
rubata
“Sono rimasto subito affascinato
dal pensiero di poter affrontare un tema di questo tipo – spiega Fabio
Massimo Iaquone -. Un’astrofisica, una donna come la
Hack con la sua forza ed il suo carisma. La scienza, la fisica, la matematica e i calcoli che spaventano,
che allontanano e stancano. Le teorie scientifiche, le scoperte, la
curiosità, le verità. Cosa ha spinto Margherita ad andare così
infondo fino ad impossessarsi
dell’universo e a raccontarcelo. Cosa ha spinto una donna a
cercare delle risposte così faticose e così lontane. E
allora mi piace raccontare Margherita, mi piace vederla come Eva che è stata la
prima donna a porsi delle domande. La prima curiosa che ha
messo piede sulla terra e allora perché non partire da lei. Mark
Twain nel suo “Diario di Eva”,
narra di questa luna sospesa che Eva spinta dalla curiosità, ha tentato di
raggiungere camminandole contro inutilmente perché la luna si allontanava
sempre di più. E’ un po’ quello che accade a tutti noi, ma a me piace
immaginare che la luna, le stelle, i pianeti tutti siano rimasti lì ad
aspettare per farsi coccolare da Margherita. Mi piace l’idea di partire dal
mondo scientifico, fatto di calcoli di studi e di teorie e tratteggiare tutto
ciò in maniera poetica: uno spazio, una figurina, musica e delle immagini… e la
testa che vola…”
Voto
8
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