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  05/12/2024 - 11:03

 

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American McGee's Alice
Il paese delle meraviglie è un platform
Un’esperienza ludica unica
Piattaforma PC, software house Rogue Entertainment / Electronic Arts, data rilascio: 2000

 




                     di Mariano Aresu


"Di nuovo nella tana, ci affrettammo lungo il nostro cammino in un giardino un tempo magnifico e ora immerso in un cupo declino".

Povera cara Alice, legata nel letto tra queste fredde mura. Muta, fissi il vuoto, mentre stringi nel tuo petto quel coniglio di pezza. Sono passati sei anni, ma ancora porti le ferite di quei ricordi. Urli, chiami tua madre, la tua famiglia...tutti morti in quell'incendio.

Ora sei rinchiusa tra le pareti di questo ricovero, ma la tua mente è in altro luogo. Immagini ancora quel posto incantato, "Il paese delle meraviglie"?
Il coniglio bianco corre ancora guardando l'orologio? Il Cappellaio Matto, lo stregatto... quant'erano buffi ! Li vedi ancora ?

Piango per te Alice, augurandoti di trovare la pace almeno nei tuoi sogni.

Nel 1865 Charles Lutwidge Dodgson, sotto lo pseudonimo Lewis Carroll, scrisse "Alice's Adventures in Wonderland" (titolo italiano: "Alice nel Paese delle meraviglie"). Alice è seduta nel bosco con sua sorella. Senza rendersene conto si addormenta. Inseguendo un coniglio bianco, cade dentro una voragine. Qua si ritrova in mondo fantastico, meraviglioso, popolato da creature bizzarre e personaggi assurdi.

Nel 1871 Carroll diede un seguito alle avventure della piccola Alice con il libro: "Through the Looking-Glass and What Alice Found There" (titolo italiano: "Attraverso lo specchio"). Nel sonno, attraverso lo specchio del caminetto, Alice giunge nuovamente nel Paese delle meraviglie. I personaggi che vi dimorano, stavolta, sono ancora più bizzarri. Un uovo-uomo se ne sta seduto su un muro, due gemelli deformi si divertono a fare i dispetti, mentre in un'enorme scacchiera la Regina rossa litiga con quella bianca.

Carroll scrisse due libri geniali, le avventure di Alice non offrivano alcuna morale, ma bensì davano libero sfogo alla fantasia di qualsiasi bambino. Ciò decretò il successo delle sue opere anche fra gli adulti.

Nel 2000 American McGee, un programmatore visionario, prendendo spunto da questi due libri, creò una terza avventura per la piccola Alice. Nacque un videogioco intitolato: "American McGee's Alice".

La bambina diventa ragazza, orfana della sua famiglia morta tra le fiamme di un incendio. Alice è rinchiusa in un manicomio, lo shock è stato troppo forte per lei. Nei suoi sogni visita ancora quel paese incantato, ma è tutto cambiato. La sua infanzia è stata brutalmente interrotta e la sua mente ne ha risentito. Creature infernali lo popolano, mentre laghi di lacrime nascondono i corpi delle vittime uccise dalla malvagia Regina. Riuscirà Alice a riportare la felicità in quel decaduto regno e la pace nel suo animo ?

Genialmente presentata sotto le vesti di un platform, McGee ci presenta un'esperienza videoludica unica. Nessun'altro gioco è mai stato adulto quanto questo (solo "Silent Hill 2" può tenergli testa).

Avventurarsi nell'ormai decaduto Paese delle Meraviglie, guidare Alice nel ristabilire l'armonia ed aiutarla a dimenticare le urla dei suoi familiari, è un viaggio metaforico verso l'età adulta ...Una favola nera per chi ha letto il libro da bambino e ricorda la spensieratezza perduta. Non è un se caso il gioco è un platform... pensateci su: esso non è forse il genere preferito dai bambini?

Alice è sola, nessuno la conforta, la protegge. Le guardie delle Regina torturano e uccidono gli abitanti. I personaggi sanguinano, vengono smembrati. Gli edifici diventano carceri, mentre i boschi sono popolati da creature storpie e malvagie. Niente più colori sgargianti, solo un grigio che ricopre il tutto come la cenere... la favola è finita.

...Mcgee è un genio.

Sfruttando la tecnologia del motore di "Quake 3", American McGee's Alice offre una grafica solida e gradevole nonostante gli anni. Grazie alla sua versatilità non vi servirà un super computer per impostare il dettaglio grafico al massimo livello (bastano un Pentium II, 512MB di RAM ed una GeForce 2 MX). I personaggi sono ottimamente caratterizzati ed animati, mentre l'eccellente tratto gotico con cui sono stati disegnati nasconde la loro spigolosità, rendendola un caratteristica portante. Le ambientazioni sono immense, maestose, dettagliatissime.

Gli effetti particellari abbondano, l'acqua riflette l'ambientazione circostante, mentre enormi edifici dallo stile vittoriano si stagliano dinnanzi ad Alice. Il comparto sonoro è stato curato da Chris Vrenna (Nine Inch Nails). Gli effetti sonori sono ben realizzati, il doppiaggio è di buona fattura, mentre le musiche sono semplicemente ECCELLENTI, degne di un Oscar. Sono così maestose, così tristi che si è tentati dal lasciare ferma la ragazza e ascoltarle. Esse accompagnano Alice nel suo viaggio, non sottolineandone l'orrore, ma piangendo il ricordo di ciò che un tempo era un luogo incantato. I comandi sono semplicissimi e non fanno rimpiangere l'assenza di un joypad. L'unico appunto da muovere al gioco è l'assurdo livello di difficoltà degli ultimi livelli... tanto che per procedervi si è obbligati a utilizzare il codice per l'invincibilità! Ciò, comunque, non danneggia l'esperienza di gioco. Si può senza dubbio affermare che "American McGee's Alice" è secondo solo a sua maestà Super Mario. Ciò che gli permette di sfiorare l'eccellenza del titolo Nintendo, non sono solo i comandi perfetti, l'eccellente level design, la stupenda grafica o le bellissime musiche, ma, è l'esperienza del gioco in se stessa. L'immaginario infantile, viene bruscamente spezzato, corrotto.

Avete letto i libri ? GIOCATELO! Amate oppure odiate i platform ? GIOCATELO! Amate oppure odiate i videogiochi ? GIOCATELO!

"Alice rivolse il cucchiaio verso se stessa, cercando di infilarlo nelle vene dei polsi nell'intenzione di reciderle"

Voto 9 

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