Compagnia Giardino Chiuso, Macchine, 2008
Mitomacchina
Storia, tecnologia e futuro del design, 2007
70 modelli di automobili, tra vetture di
serie e prototipi in mostra. E’ Mitomacchina,
il grande evento
espositivo 2006-2007 del Mart, il
Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dedica, primo museo
in Italia, una grande mostra a questo tema.
L’esposizione, in programma dal 2 dicembre 2006 al primo di maggio del 2007, intende
raccontare la storia del design dell’automobile, in un percorso che individua come
suoi punti nodali le grandi innovazioni dal punto di vista dell’estetica e da
quello della tecnologia.
La storia del design dell’automobile - uno dei più affascinanti miti del ‘900 -
e le visioni che anticipano le sue trasformazioni nel Ventunesimo secolo. Si
parte dagli esordi - in mostra anche la prima automobile mai realizzata con un
motore a scoppio, la Benz
Dreirad del 1886 - e si arriva ai giorni nostri e oltre. Mitomacchina
presenta infatti anche i prototipi che nel Ventunesimo secolo stanno per
rivoluzionare ancora una volta le forme, l’uso e la carica di significati
dell’automobile.
La chiave di lettura di Mitomacchina è
duplice: da un lato la mostra presenta una vasta selezione di modelli di
automobili scelti a partire dal loro ruolo di propulsori del cambiamento, sia
in chiave sociologica che estetica; dall’altra una ricognizione sui progetti, i
processi industriali e le sperimentazioni che hanno accompagnato, messo in discussione
e ricostruito, grazie ai più alti geni della creatività internazionale, questo
straordinario “oggetto” del Ventesimo secolo.
La mostra, prodotta dal Mart con la direzione
di Gabriella Belli, è curata da un comitato di designer ed esperti del settore,
storici del costume e storici dell’arte composto da Gian Piero Brunetta,
Pierluigi Cerri, Emilio Deleidi, Giampaolo Fabris, Giorgetto Giugiaro, Tomàs
Maldonado, Adolfo Orsi, Sergio Pininfarina e Mauro Tedeschini.
I modelli d’automobile presenti sono quelli di grandi case produttrici europee
ed americane, come Alfa Romeo, Aston Martin, Audi, BMW, Bugatti, Cadillac,
Chevrolet, Chrysler, Citroën, Ferrari, Fiat, Ford, Jaguar, Lamborghini, Lancia,
Land Rover, Lotus, Maserati, Mercedes-Benz , Mini, Opel, Peugeot, Porsche,
Renault, Volkswagen.
Accanto a queste anche esemplari di costruttori nel frattempo scomparsi:
Cisitalia, Cord, Delage, Delahaye, Duesenberg, Iso, Pierce Arrow, Stout,
Talbot, Trabant, Voisin. Provenienti da musei e collezioni private di tutto il
mondo, alcuni di questi modelli sono esposti per la prima volta al pubblico.
L’automobile viene vista come archetipo estetico.
Una riflessione sull’automobile come mito della contemporaneità, quindi, con
molti spunti inediti. Una parte notevole del materiale in mostra è normalmente
affidato esclusivamente alla custodia delle aziende e dei collezionisti
privati: Mitomacchina fa uscire dai laboratori dei più importanti centri
internazionali di design le maquettes, che si possono confrontare con i modelli
originali, ma anche i disegni tecnici in scala 1:1, i modelli in legno, le
fotografie dei disegnatori e dei centri di ricerca. la novità dell’esposizione è
sottolineare che tutte le 70 automobili scelte sono archetipi estetici del ‘900.
Per la prima volta una mostra racconta delle automobili che hanno condizionato
in egual misura automobilisti e case produttrici, fino ad essere percepite
immediatamente come oggetti di culto.
La Volkswagen Maggiolino del 1935, la Golf di Giugiaro del
1974 e la Fiat 500 del 1957, ad
esempio, hanno segnato la storia del design, per quanto riguarda le macchine a
grande diffusione, imponendosi come modelli da imitare, come catalizzatori dei
cambiamenti successivi con forti e durature implicazioni nel design
industriale.
Il percorso della mostra parte dall’ideale
classico di bellezza assoluta nel mondo antico era rappresentato dalla statua della
Vittoria alata di Samotracia. Prendendo spunto dal passato, i
curatori della rassegna hanno voluto chiamare Samotracie una sezione dedicata a
quelle automobili che incarnano le forme più pure e rappresentative di questo
oggetto straordinario. Modelli che hanno interpretato fino in fondo un ideale
di bellezza senza tempo. L’Alfa Romeo 8C 2900 Touring Spider del 1938, la Bugatti Royale del
1932, la
Rolls-Royce Silver Cloud del 1955, o la Talbot Lago del 1938.
Una seconda sezione della mostra è dedicata all’automobile come risposta
industriale al bisogno di mobilità espresso lungo tutto il Novecento. Ecco
quindi il minimo
indispensabile concentrato in utilitarie a vocazione prettamente urbana (come
l’Iso Isetta, la Mini Minor,la Fiat 500, la Renault Twingo), e
le protagoniste della motorizzazione
di massa (dalla Ford T
del 1917 alla Trabant
del 1958 alla Fiat Panda del 1980). Parallelamente la mostra testimonia la
ricerca sulle monovolume: dall’Alfa Romeo 40-60 HP del 1914 ad alcune macchine
storiche come la Fiat
600 Multipla del 1956 o a prototipi come il New York Taxi del 1976 di Giugiaro, per finire con la fortunata Espace
della Renault del 1984, madre delle monovolume moderne.
Segue una panoramica sull’evoluzione delle berline all’interno delle grandi
scuole di design europee ed americana: un confronto tra gli esemplari lussuosi
delle grandi carrozzerie americane anni Trenta, come le Cadillac e le
Duesenberg, e i vertici della bellezza classica europea anni Trenta, come la Delage Vutotal del
1937.
La sezione si chiude con la storia tutta europea delle sportive, convertibili e
coupè, tra cui le eccezionali Alfa Romeo Flying Star Touring del 1931, la Mercedes-Benz 300
Gullwing (Ali di gabbiano) del 1954, la Maserati 3500 GT e la Porsche 356, entrambe del
1957.
La terza sezione sposta l’attenzione dal
prodotto finito ai processi della creatività e alla sperimentazione
industriale. Le ricerche che conducono alla definizione della forma di un’auto
comportano una molteplicità di aspetti: la sportività, l’aerodinamica,
l’innovazione tecnologica o lo studio di nuove forme di energia. Mitomacchina
ripercorre tutti questi grandi temi di evoluzione dell’auto non solo con i
modelli esposti - per i quali una visione d’ insieme è in genere impossibile -
ma anche con studi, progetti, disegni originali, maquettes e riproduzioni in
scala che permettendo di ricostruire la genesi del pensiero che ha portato alla
loro creazione.
Ecco quindi la ricerca sull’aerodinamica, con i prototipi di Bertone, Giugiaro e Pininfarina, e i sogni di designer visionari,
come le creazioni in pochissimi esemplari di Lamborghini e Ferrari. Negli
stessi anni si sviluppa una ricerca parallela e complementare sull’applicazione
di nuove tecnologie e in tempi moderni anche sull’introduzione di energie
alternative. Mitomacchina ne rende conto con la Lancia Lambda del
1923 - la prima macchina con la scocca portante - per poi passare alle eccezionali
invenzioni di Flaminio Bertoni per la Citroën negli anni Trenta, e infine ai prototipi
dell’automobile del XXesimo secolo: non solo le novità dei grandi centri internazionali
- come ad esempio la Biga di Giugiaro (1992) o la recentissima Nido (2004) di Pininfarina - ma anche il
frutto della creatività dei giovani talenti delle maggiori scuole europee di
design, tra cui il Royal College of Arts di
Londra, lo IED di Torino
e la Pforzheim Fachhochschule.
In mostra anche una sezione cinematografica,
che presenta alcune auto rese protagoniste da molte affascinanti suggestioni
della filmografia internazionale. Insieme alla mostra sarà pubblicato un
catalogo (Skira) ampiamente illustrato che conterrà la documentazione
completa delle opere esposte, dalle automobili corredate di schede scientifiche
alle maquettes ai disegni originali. Il catalogo contiene anche una serie di
saggi che aprono una riflessione interdisciplinare sul tema della mostra. I
saggi sono a cura di Gabriella Belli, Donatella Biffignandi, Helen Evenden,
Giampaolo Fabris, Giorgietto Giugiaro, Tomàs Maldonado, Adolfo Orsi, Lorenzo
Ramaciotti, Sergio Pininfarina, Mauro Tedeschini e Paolo Tumminelli.
MartRovereto
- Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (Trento) - Infoline 800 - 397760
Orari: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e
domenica 10:00 - 18:00; venerdì 10:00 - 21:00; chiuso il lunedì
Voto
8