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  20/04/2024 - 03:09

 

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Colosseo
Tragedie greche dopo 1500 anni
tornano gli spettacoli all'Anfiteatro Flavio
Il più grande anfiteatro del mondo romano

 




                     di Gabriella Gavioli


Millecinquecento anni. Tanti ne sono passati da quando il Colosseo ha ospitato per l'ultima volta uno spettacolo.

Certo, allora si trattava dei cruenti giochi gladiatorii, la forma di spettacolo che prevalentemente si svolgeva negli anfiteatri. Un tale di nome Telemaco, alla metà del VI secolo, entrò nell'arena e cercò di fare smettere di combattere i gladiatori. Egli fu ucciso, ma da quel giorno, a Roma, i giochi non si fecero più (c'è da dire che anche la diffusione del Cristianesimo ebbe un ruolo importante, in questo).
Proprio per dare agli spettatori un luogo adatto dove godersi questi crudeli divertimenti, nel 29 a.C. Statilio Tauro aveva costruito il primo anfiteatro in pietra, che però, era andato distrutto nell'incendio neroniano e così, nel 72 d.C. Vespasiano cominciò a costruire quello che fu il più grande anfiteatro del mondo romano, l'Anfiteatro Flavio (questo infatti è il vero nome dell'edificio. La denominazione di Colosseo deriva forse dalla vicinanza della statua del Colosso di Nerone). Fu suo figlio Tito che lo terminò, otto anni dopo e gli diede il nome della propria famiglia.

Ora, nell'anno 2000, in ciò che resta del grande anfiteatro - un tempo ricchissimo di marmi e decorazioni che furono però sottratte e utilizzate per abbellire altri edifici, nel corso del Rinascimento - gli spettatori torneranno a sedersi. Certo non per assistere a massacri di uomini e animali, bensì per rivivere un'altra importante manifestazioni dei tempi antichi: la tragedia.

Si chiama Progetto Sofocle: e porterà in scena per primo l'Edipo Re (19, 20 e 21 luglio 2000) realizzato in prima assoluta dal Teatro Nazionale Greco di Atene. Poi sarà la volta dell'Antigone, grazie al Dramatic Arts Center di Teheran (27, 28 e 29 luglio 2000). Infine l'Oedipus di Mendelssohn-Bartholdy, tratto dall'Edipo a Colono, eseguito dall'Orchesta e Coro Giovanili dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretti dal maestro Jonathan Webb.

Voto 8 

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