Se scappi, ti sposo
Regia di Garry Marshall
Cast: Richard Gere, Julia Roberts, Joan Cusack, Hector Elizondo; commedia; Usa; 1999; C
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Se scappi ti sposo
Quando meno te lo aspetti
Ike Graham è un popolare giornalista newyorchese: redige un'apprezzata rubrica su "Usa Today", anche se non sa mai cosa scrivere fino all'ultimo minuto. In una classica crisi d'ispirazione viene a sapere di una ragazza del Maryland con l'hobby di mollare il suo promesso all'altare, una sposa che scappa, insomma. Nulla di meglio per innescare la naturale vocazione misogina del giornalista, che stavolta però gli costa il lavoro, perché questo è il prezzo richiesto al suo giornale da Maggie Carpenter, la centimetrista dal matrimonio facile . Incassato il colpo Graham parte alla volta di Hale, la città (immaginaria) dove vive Maggie, con la chiara intenzione di conoscerla, e di aspettare l'immancabile fuga matrimoniale , fissata di lì a poco, e magari riabilitarsi con l'ex direttore che, guarda caso, è anche la sua ex moglie. In breve il giornalista diventa l'apprezzato ospite di tutta la piccola comunità - "Sono arrivato a Paperopoli" è la sua sconsolata prima affermazione a contatto con la ridente (e sparuta) cittadina rurale -, conosce il futuro (ipotetico) marito di Maggie, il padre e la nonna della ragazza. E poi immancabilmente impara anche a conoscere la sposa che scappa la quale, dopo l'iniziale ritrosia, accetta la sua compagnia, fino all'immancabile scintilla finale, rigidamente imposta da copione. Se scappi ti sposo ennesima pessima traduzione italiana) è stato uno dei successi annunciati della stagione americana, con la riproposta del terzetto magico che a sorpresa sbancò i botteghini di mezzo mondo con Pretty woman , giusto dieci anni fa: oltre a Marshall, Gere e la Roberts, torna anche il bravo caratterista Hector Elizondo , personale portafortuna del regista americano, che l'ha voluto in tutti i suoi film - compreso il più noto, dove Elizondo intepretava l'affabile direttore d'albergo -. Quanto alla storia in sé e per sé è basata su una sola idea, neanche tanto originale, e tutta giocata sull'intenso fascino emanato dai due protagonisti, due indiscusse icone della celluloide Usa di fine millennio. Talvolta si sorride - ma non si ride praticamente mai -, spesso per merito della scattante Joan Cusack, ma si sa fin dall'inizio dove si andrà a parare e la strada scelta per arrivarci è, purtroppo, la distanza più breve tra due punti, ovvero una linea retta (e piatta, come la trama). Ma è difficile ammettere che non sia piacevole veder civettare il perenne sorriso a trentadue denti di Julia Roberts - qui anche in versione ornitorinco e perfino atletica cultrice del kickboxing - con l'idea di sorriso di un Gere più bianco (e fascinoso) che mai. Nulla di originale sotto il sole, semplice entertainement al cento per cento .
Se scappi, ti sposo - Runaway bride, regia di Garry Marshall, con Richard Gere, Julia Roberts, Joan Cusack, Hector Elizondo; commedia; Usa; 1999; C.; dur. 1h e 56'
Voto
5½
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