River to River Florence Indian Film Festival 2013
River to River il bilancio edizione 2013
River to River sbarca a Milano 2014
Kai Po Che… E’ un’esclamazione di vittoria, usata in India durante le gare di aquiloni a dare il via al River to
River Florence Indian Film Festival. La prima italiana del film Kai Po Che di Abhishek Kapoor (2012),
presentato alla 63esima edizione del Festival del cinema di Berlino, inaugura venerdì 22 novembre 2013 alle 20,30, la XIII edizione del festival organizzato da Selvaggia Velo, che propone fino al 28 novembre al cinema Odeon di Firenze il meglio della cinematografia indiana contemporanea, dalla vivace commedia bollywoodiana al film di ricerca a quelli a tematica sociale, con 40 prime nazionali e mondiali e 20 ospiti internazionali. Kai Po Che è basato sul bestseller I tre sbagli della mia vita di Chetan Bhagat e racconta il sogno comune di tre amici di sfondare nel mondo del cricket. Prima del film sarà proiettato un documento inedito dell’Istituto Luce del 1931, un
breve filmato di un minuto che mostra una suggestivo Gange in bianco e nero e la popolazione che lo anima.
Il festival si divide in tre sezioni competitive (lungometraggi, documentari e cortometraggi), eventi speciali, incontri e eventi collaterali. Molti i momenti di approfondimento con attori e registi ospiti. Il “best of” e i film vincitori dell’edizione 2013 saranno proiettati
al Nuovo Cinema Aquila di Roma, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, e, a febbraio 2014, allo Spazio Oberdan di Milano.
La madrina di questa edizione di River to River è l’attrice e attivista indiana Shabana
Azmi, a cui viene dedicata la prima retrospettiva italiana. Shabana Azmi, che è conosciuta in tutto il mondo per il suo impegno per i diritti delle donne e la lotta contro la discriminazione
sociale ed è stata protagonista di oltre 140 pellicole, sabato 23 novembre
incontra il pubblico dopo la proiezione (alle 21) di Fire di Deepa Mehta, film scandalo del 1996 che racconta l’amore omosessuale tra le cognate Radha e Sita. Domenica 24 novembre alle 17 proiezione di Ankur (di Shyam Benegal, che nel 1974 segna il debutto dell’attrice),
mentre chiude il festival giovedì 28 novembre alle 20.30 La città della
gioia del regista inglese Roland Joffè, film
culto del 1992, ambientato in uno slum di Calcutta, tratto dal bestseller
omonimo di Dominique Lapierre, con un giovane Patrick Swayze.
Il festival presenta cinque lungometraggi in concorso. Sabato 23 sarà
proiettata la prima italiana di The Coffin Maker (2013) di
Veena Bakshi, pellicola ironica e coinvolgente sulle vicissitudini di un ex falegname che si trova a giocare una partita a scacchi con la Morte; domenica 24 sarà la volta di Monsoon Shootout (2013) di Amit Kumar -
presentato all’ultimo Festival
di Cannes e in prima italiana per il River to River - uno sliding doors sulle possibili evoluzioni di una sparatoria, il film esplora l’impatto delle scelte di ognuno sulle vite
degli altri attraverso i dilemmi morali del giovane poliziotto Adi, interpretato dall’attore Vijay Varma (presente in sala); l’attore è il protagonista del film vincitore del River to River Bitebay Audience Award e del Piaggio Foundation Award della passata edizione. Lunedì 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, il festival presenta un focus sul tema della donna in India, con la prima italiana del film in concorso Lessons in forgetting (2012), di Unni Vijayan, ispirato all'omonimo libro di Anita Nair, vincitore del 60°
National Film Award del cinema indiano come Miglior film in lingua inglese,
incentrato sulle giovani indiane che lottano per difendere i propri diritti e
la propria emancipazione. Martedì 26 il successo e il declino dell’attrice Mahi Arora,
interpretata dalla star bollywoodiana Kareena Kapoor, svelano luci e ombre della fabbrica dei sogni di Bollywood nella
prima italiana di Heroine (2012) di Madhur Bhandarkar. A chiudere la sezione
gli scontri tra ribelli e le agenzie governative intenzionate ad usurpare le terre per costruire miniere di bauxite - fonte principale per la
produzione dell'alluminio - nell’onirico Oonga (2013)
di Devashish Makhija, fiaba
moderna che ha per protagonista il piccolo Oonga, in fuga dalla realtà tra scorci rurali e urbani (nel cast anche la star di Fire Nandita Das).
Nella sezione dedicata ai documentari sabato
23 novembre è in programma la prima mondiale di Finding Carlton
- uncovery the story of Jazz in India, opera prima di Susheel Kurien (presente in sala), Domenica 24 novembre, il festival si apre alle tematiche “green” con la prima europea di A man who planted the jungle di Piyush Pande (presente in sala), a seguire la prima italiana di Beyond Bollywood dei registi Adam Dow e Ruchika Muchhala (presente in sala. Lunedì 25 novembre sarà presentato Scattered Windows, Connected Doors dei registi Ziba Bhagwagar e Roohi Dixit. Martedì 26 si parla di energia solare con la prima europea di No problem! Six months with barefoot grandmama s della regista Yasmin Kidway, a seguire due documentari sulle tradizioni indiane: Dancing Colors di Marion Hartel, Alina Koschnike, Bastian Mittelbach, Aurelia Natalini, Kristin Olschewsk, Fabian Oswald
(presente in sala) e Oliver Schwamb, dedicato alla
primavera indiana, da segnalare mercoledì 27 novembre anche la prima europea di Horn Please (2013) - letteralmente “suonate il
claxon!” dei registi Istling Mirche e Shantanu Suman, documentario sulla ‘truck art’, antica arte popolare indiana di dipingere i
camion con colori vivaci e l’aggiunta di accessori sgargianti e vistosi.
Le proiezioni dei cortometraggi in concorso al 13° River to river festival, tutti in prima italiana, si concentrano in
due giornate. Sabato 23 novembre viene proiettato Shaya di Amir Noorani, racconto di una storia vera sulle difficoltà di
una famiglia di rifugiati pakistani a Los Angeles; Doggoned di Arshad Khan (presente in sala) si snoda tra le avventure di una studentessa straniera che fa la dogsitter
a Montreal; 1234 di Kartik Singh parla del piano escogitato da un uomo per comunicare
con la moglie malata di Alzheimer, e Tau Seru del
regista Rodd Rathjen, ovvero il mondo raccontato attraverso gli occhi di un giovane nomade
dell’Himalaya. La seconda giornata di corti, mercoledì 27 novembre, si apre
con Tamaash - The Puppet di Satyanshu Singh, sulle avventure del piccolo Kashmiro
Anzar, a seguire Sonyacha Amba - Golden Mango di Govinda Raju, la storia di Kitu e della voglia di mangiare un mango che non può permettersi; seguiranno il corto in bianco e nero Scenes from Suburbia di Sowrik Datta, tre storie ambientate nella periferia di Mumbai e Skin Deep di Hardik Mehta, su una giovane coppia e il loro desiderio di sposarsi.
Il premio del pubblico “River to River Bitebay Audience Award” viene assegnato a ognuna delle tre categorie (lungometraggi, documentari e cortometraggi), il film vincitore si
aggiudicherà la distribuzione del film su internet grazie al portale Bitebay. Per il secondo anno consecutivo, sarà consegnato
anche il premio Piaggio Foundation Award nato dalla collaborazione del River to
River Florence Indian Film Festival, la Fondazione Piaggio e Piaggio India. Il
riconoscimento sarà assegnato da una giuria composta da un comitato costituito dalla Fondazione stessa. In premio la
Vespa VX 125, consegnata al regista del lungometraggio vincitore dal Presidente
della Piaggio Vehicles Private Ltd di Pune. Per il primo anno una giuria di esperti del settore, provenienti da tre diverse esperienze
giornalistiche (carta stampata, portale e blog), assegnerà una menzione speciale al miglior lungometraggio in concorso.
River to River Florence Indian Film Festival Via Maggio, 1, 50125
Firenze – Italia; tel. +39 055 286929; website:www.rivertoriver.it
Voto
8