Il manifesto di Cannes di quest’anno si apre sull’immagine di Joanne Woodward e Paul Newman, fotografati durante le riprese
del film del 1963 Il Mio amore con Samantha, del regista Melville Shavelson, incarnano lo spirito del cinema come nessun
altro e testimoniano concretamente la grande passione e divismo di cui Cannes si ciba da sempre. Infatti il cartellone di questa edizione porta in pole position il nuovo Refn con l’atteso Only god forgives thriller ambientato in una Thailandia cupa e violenta. I fratelli Coen tornado con Llewyn Davis, escursione nella musica folk degli anni settata. Grande attenzione intorno a La grande bellezza dell’acclamato Paolo Sorrentino. Nel concorso internazionale parteciperanno anche Venere in
pelliccia di Polanski, il road movie Nebraska di
Alexander Payne, l’oscuro Shield
of straw di Miike. Gradito ritorno quello di James Gray, con il tragico The immigrant, interpretato da Joachim Phoenix, Jeremy
Renner e Marion Cotillard.
La Francia mette in prima linea, La vie d’Adele di Kechiche, Jeune et Jolie di Ozon e Jimmy P. di Arnaud Desplechin. Possibile sorprese
potrebbero arrivare da Heli di Amat
Escalante o dall’olandese Borgman di Alex van Warmerdam. Registi attesi: Asghar Farhadi con The past, Jim Jarmusch e il suo vampiresco Only Lovers Left
Alive e Like Father, Like Son di Hirokazu
Kore-eda. Nel fuori concorso occhio a All is lost di J.C. Chandor con Robert Redford protagonista e poi segue Blood Ties di Guillaume Canet con un super cast da brividi per un noir attesissimo.
In Un certain regard, oltre
all’ultima pellicola di Sofia Coppola, ci sarà anche Miele, debutto alla regia di Valeria Golino e interpretato da Jasmine Trinca e l’ultma fatica
da regista di James Franco, basato su l’adattamento di Mentre morivo di
Faulkner. Attenzione anche a Les saluads di Claire Denis e a Norte, the end of history del magniloquente Lav Diaz. La 52° edizione della Semaine de la Critique di
Cannes punta invece su Ain't Them
Bodies Saints di David Lowery, che verrà proiettato fuori competizione, ma l'attenzione è rivolta anche al film d'apertura, il francese
Suzanne, interpretato dalla bella Sara Forestier e
diretto da Katell Quillevere.
L’Italia schiera Salvo, pellicola di genere
diretta da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
incentrata su un serial killer al soldo della mafia. Quinzaine
des réalisateurs, sezione collaterale del prestigioso Cannes Film
Festival, inaugura con il filosofico The Congress di Ari Folman, e vede spiccare tra i nomi più prestigiosi quello di Alejandro Jodorowsky, regista di culto che negli ultimi anni si è
dedicato allo studio dei tarocchi presenterà a Cannes La Danza de la realidad, adattamento della sua autobiografia, ma sarà
presente anche nel documentario Jodorowsky's Dune di Franck Pavish. Curioso è anche il
fantascientifico Last Days on Mars, dell'irlandese Ruairi Robinson, interpretato da Liev Schreiber, Romola Garai ed Elias Koteas. Il film ricostruisce la missione di un gruppo di astronauti inviati su Marte per raccogliere campioni che, uno ad uno, soccombono a una
misteriosa forza aliena. Interessante è anche Magic magic
di Sebastian Silva, ambientato in un Cile selvaggio e pericoloso. Ovviamente
l’inizio della manifestazione avrà l’evento che tutti si aspettano con la
presentazione de Il Grande Gatsby a firma di Baz Luhrmann, che sta a dimostrare la grande potenza di Cannes nel saper coniugare a meraviglia il cinema di intrattenimento con quello d’autore, per una manifestazione che saprà accontentare tutti gli appassionati di cinema.
Scommettiamo che...?
I film da tenere d’occhio secondo la redazione di Scanner.it
Only lovers left alive – Jim Jarmusch
Like father, like son - Hirokazu Kore-eda
Les salauds – Claire Denis
Fruitvale station – Ryan Coogler
As i lay dying – James Franco
For those in peril – Paul Wright
La danza de la realidad - Alejandro Jodorowsky
Voto
9