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  29/03/2024 - 12:36

 

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Lilo & Stitch
Regia di Dean Deblois e Chris Sanders
Animazione; Usa; 2002; C.

 




                     di Paolo Boschi


E’ un piccolo alieno dall’aspetto piuttosto buffo e con un pessimo carattere: nel pianeta d’origine è stato denominato “Esperimento 626”, concepito dal classico scienziato pazzo in vena di manipolazioni genetiche proibite, creato con l’unico scopo della distruzione indiscriminata e perciò condannato all’esilio su un asteroide deserto. Lilo & Stitch, l’ultimo cartoon della Disney, si apre nella classica galassia lontana lontana con il processo a carico del piccolo protagonista, che riuscirà a fuggire avventurosamente facendo appello alle sue incredibili qualità – pensa più velocemente di un computer, fuoco e pallottole gli fanno il solletico e può sollevare fino a tremila volte il suo peso –: un salto nell’iperspazio lo porterà dalle parti della cara vecchia Terra, per l’esattezza nel bel mezzo di un’isoletta hawaiana sperduta nel Pacifico. Proprio qui l’irrequieto mostricciattolo, opportunamente camuffato da cane indigeno (ma non troppo), sarà adottato da Lilo, una bambina che soffre di solitudine e vive con la sorella Nani, in grosso affanno a causa dell’assistente sociale Cobra Bubbles, che le ha concesso tre giorni di tempo per rimettere in sesto le cose, pena la revoca dell’affidamento della sorellina. Battezzato col nome di Stitch da Lilo, inizialmente l’alieno accetta la compagnia della bambina, fan sfegatata di Elvis Presley, usandola come scudo umano per difendersi dalle insidie dei due inseguitori alieni inviati sulla Terra per catturarlo ed assicurarlo alla giustizia: la sua indole dispettosa provoca non poche difficoltà a Lilo ed alla sorella, ma ritrovarsi in un ambiente dove non c’è niente da distruggere stimola Stitch a scoprire nuovi modi per passare il tempo, e nuovi valori, come l’affetto per la famiglia disastrata che l’ha accolto. Ovviamente l’happy ending è in agguato, inesorabile secondo la premiata tradizione Disney, nell’ambito della quale Lilo & Stitch rappresenta un deciso ritorno al passato, sia sul fronte dell’animazione – mancano gli effetti speciali digitali e gli sfondi sono stati realizzati con la tecnica dell’acquerello – che sul versante dei contenuti: non a caso in primo piano troviamo il concetto hawaiano di “Ohana”, equivalente ad una famiglia allargata, numerosi protagonisti, battute in serie ed una briosa colonna sonora basata sulle canzoni di Elvis “The Pelvis”. Nel venticinquennale della morte “The King” in questo delizioso cartoon è ricordato anche con una foto e con l’ultima istantanea dei titoli di coda, che ritrae la famiglia formatasi nel corso della storia davanti a Graceland, l’ultima dimora di Presley. L’immagine di Stitch sembra abbastanza nello stile dei Pokémon, ma sembra che i registi Deblois e Sanders (gli stessi di Mulan) abbiano cominciato ad elaborare graficamente il loro personaggio prima dell’esplosione del cartoon nipponico nel mondo. Un vero gioiellino d’animazione che divertirà i bambini ed intrigherà gli adulti.

Lilo & Stitch, regia di Dean Deblois e Chris Sanders; animazione; Usa; 2002; C.; dur. 1h e 26'

Voto 7½ 

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