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  29/03/2024 - 03:24

 

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Scanner - cinema
 


Giù per il tubo
Regia di David Bowers e Sam Fell
Animazione; Gran Bret./U.S.A.; 2006; C.

 




                     di Paolo Boschi


Da una joint venture tra la Dreamworks e la Aardman spira un vento di novità nel panorama sempre più ingombrante del cinema d’animazione, con una storia marcata da uno humour tipicamente britannico ma comunque capace di veicolare con grande efficacia tematiche altamente educative, come la differenza tra classi e la paura del diverso. Ma veniamo alla storia: nel distinto quartiere di Kensington, a Londra, l’elegante topo Roddy conduce una vita spensierata e raffinata, seppure un po’ solitaria. Roddy è in fibrillante attesa che i suoi padroni umani vadano in vacanza per godersi al meglio ogni confort che la sua splendida casa ha da offrire, finché un grossolano ratto s’intrufola improvvisamente nella sua lussuosa magione e s’impadronisce subito del campo. Così, nel tentativo di difendersi dall’intrusione del rozzo collega dei bassifondi, il buon Roddy finisce vittima della trappola da lui stesso ideata e si ritrova appunto… giù per il tubo, nell’oscura ragnatela delle fetide fogne londinesi, proprio dove intendeva rimandare il suo ingombrante ospite. Nei sotterranei fognari il nostro altoborghese eroe troverà un mondo topesco che si chiama, con logica impeccabile, Rattopolis, dove troverà modo di farsi coinvolgere con la criminalità locale, ai comandi di uno spietato ranocchio. Per tornare nel bozzolo dorato e rassicurante della sua amata casa, Roddy troverà l’aiuto di Rita, un’avvenente e tostissima topina che dispone di un battello fognario: il tortuoso ritorno verso Kensington, ça va sans dire, consentirà a Roddy di riflettere sui valori familiari di un topo e sulla vacuità della sua vecchia vita, agiata quanto solitaria. A complicare la già ardua fuga dalla fogna dei due protagonisti provvederà l’assortita e squinternata banda di rattogangsters dell’anfibio cattivo della situazione, che peraltro mira a sovvertire l’ordine sociale mattesco sommergendo Rattopolis con tutti i suoi abitanti. E Roddy dovrà decidere se fuggire o fare la cosa giusta. Sul fronte dell’animazione Giù per il tubo fonde la tecnica della plastilina, già portata all’Oscar di settore dal duo Wallace & Gromit, con la computer graphic, ottenendo un’immagine più fluida e naturale, soprattutto nelle sequenze più concitate e spettacolari. Insomma, un cartoon divertente, ironico e ricco di ritmo, che riuscirà gradevole ad adulti e bambini. Da segnalare il ripetuto sketch delle lumache terrorizzate, davvero esilarante, e una breve ma succosa citazione di Alla ricerca di Nemo. Da vedere.

Giù per il tubo - Flushed away, regia di David Bowers e Sam Fell; animazione; Gran Bret./U.S.A.; 2006; C.; dur. 1h e 36’

Voto 7+ 

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