Il tranquillo Cal Weaver ha una vita perfetta: una bella moglie di cui è innamorato dal liceo, due figli magnifici, una bella casa, un buon lavoro, ma purtroppo il suo perfetto locus amoenus va letteralmente in frantumi quando la moglie Emily gli confessa di averlo tradito con un collega e, un secondo dopo, gli chiede il divorzio, stendendolo definitivamente. Da quel momento il povero Cal entra in un tunnel di autocommiserazione e sconforto, passando le sue serate da solo davanti al bancone di un bar a scolarsi vodka al mirtillo in quantità industriale, meditando su quanto ha perso e su come, essendo ormai fuori da qualunque tipo di giro, la sua vita sia un irreparabile fallimento. La sua penosa vocazione all'autodistruzione attira l'attenzione del giovane sciupafemmine seriale Jacob Palmer, che decide di dare un senso alla scialba vita di Cal, che, in breve tempo, seguendo i suoi consigli comportamentali e di look, incredibilmente comincia a rimorchiare una donna dopo l'altra. Si tratta ovviamente di un placebo, perché è ancora innamorato della moglie che, tra l'altro, si è resa conto d'aver commesso un terribile sbaglio (oltre al fatto di aver compreso l’effettiva inconsistenza del suo amante). Intanto anche Jacob sta vivendo qualcosa di inedito, essendosi innamorato suo malgrado della bella Hannah che, guarda un po', per l'appunto è la figlia di Cal. Il maturo protagonista alla fine darà ascolto al più saggio del cast, il figlio adolescente, che gli farà capire che forse valeva la pena combattere per il suo matrimonio invece di osservarlo mentre si stava evaporando lentamente. L'happy ending d'obbligo darà una seconda possibilità a chi ne era in cerca e metterà più o meno d'accordo tutti i personaggi del cast. Una briosa commedia sentimentale basata su una divertente educazione dongiovannesca nella prima parte e su un pimpante gioco degli equivoci nella seconda. Nel cast brillano agli antipodi sia il solito Steve Carell che un fascinoso Ryan Gosling. Niente male davvero...

Voto 7