Goto e il temibile Dojima fanno un patto: la ricerca della verità a cui si sta dedicando l’uomo è diventata una partita tra lui e il suo persecutore, ma perché sia equo, Dojima impone la presenza di un arbitro che per dargli un piccolo vantaggio, farà delle nuove rivelazioni a Goto. Sfogliando l’album delle elementari, come dice l’arbitro, Goto non scorge il volto del suo avversario e allora il secondo aiuto è la maestra Kurata Yoko, che ora è una scrittrice di romanzi hard boiled, dopo aver divorziato e abbandonato l’insegnamento. Il Nostro, grazie all’unico editor della casa editrice in contatto con la scrittrice riesce ad avere un appuntamento segreto con lei. I due si rifugiano in un hotel e Goto racconta a Kurata, della sua sfida con Dojima, e del suo tentativo di scoprirne l’identità celata. Scrutando attraverso la memoria, l’ex-maestra, si ricorda del nuovo alunno che si insediò in classe a inizio dell’anno scolastico, dal volto sinistro, il cui nome è Kakinuma Takaaki: Un ragazzo introverso che rimaneva ai margini, odiato dalla classe, ma l’unico a subire l’influenza della sua esistenza era proprio Goto, il primo della classe e benvisto da tutti. Ma nel cercare attraverso i ricordi, spingono Goto in un vicolo cieco, senza cogliere l’immagine di quell’avvenimento che avrebbe risentito il giovane Takaaki. Al ritorno nel locale di Tsukamoto, il Nostro, incontra Dojima e gli dice di seguirlo in un palazzo dove attraverso un cannocchiale gli fa vedere l’appartamento in cui vive la ex-maestra. Dojima instilla il dubbio nella mente di Goto, dicendogli che la vita lussuosa della donna non può essere fattibile, se non grazie ad un finanziatore segreto e telefonandogli gli dimostra che Kurata conosce lui. Goto interrogando l’ex-maestra, scopre che Dojima si è truccato da anziana signora nippo-americana facoltosa, che gli avrebbe commissionato un nuovo romanzo, accorgendosi così di essere in trappola entrambi. Dopo una lunga chiacchierata, in mattinata nell’appartamento della scrittrice, viene recapitato un pacco contenente la maschera dell’anziana. Kurata per provocazione si traveste come fece Dojima e trascina in un ristorante il riluttante Goto. Ad un certo punto appare l’arbitro e gli invita ad un incontro con il loro misterioso avversario. In un bar esclusivo, i tre rimangono da solo e il loro comune persecutore svela la sua identità, dicendo di essere Kakinuma Takaaki e vincendo così il gioco. Ma non contento, Dojima avanza la proposta dei tempi supplementari, e ricorda a loro che dopo il successo con la speculazioni finanziaria, il suo nuovo obiettivo era cancellare l’umiliazione del passato e accanirsi sul colpevole di quel evento per fargli ricordare. Il prossimo passo, come gli dimostra l’uomo oscuro e la morte di una persona cara a Goto, facendogli vedere il corpo galleggiante di Tsukamoto narcotizzato e fintamente deceduto, se non avesse riportato alla luce quell’atto umiliante, attraverso questa seconda sfida supplementare. Il giorno dopo, grazie all’aiuto di Kurata, mettono in salvo Gacha, sentimentalmente vicina a Goto, in un quartiere sicuro di Tokyo, per prepararsi a sfidare l’impenetrabile Dojima. Rifugiatosi in riva della spiaggia, in piena solitudine Goto si addentra nei suoi ricordi, e di colpo affiora dalla memoria la stanza di musica, l’unica lezione di cui non si occupava la signora Kurata. Continua…