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  25/04/2024 - 02:42

 

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Arriva Gregory Hunter!
Il ranger dello spazio
L’ultimo personaggio di marca fantascientifica della Bonelli

 




                     di Paolo Boschi


Nonostante la Bonelli negli ultimi anni avesse ampliato non poco il suo comparto fantascientico – vedi Nathan Never ed i vari spin off Legs Weaver e Agenzia Alfa –, il primo personaggio lanciato dalla storica scuderia fumettistica italiana nel terzo millennio è un ranger spaziale: Gregory Hunter. Il nuovo personaggio con relativo background futuribile è stato ideato oltre vent’anni fa da Antonio Serra, già autore di punta delle serie sopra citate. Rispetto alle atmosfere post-catastrofiche e fortemente malinconiche di Nathan Never (punto forte dell’agente Alfa, peraltro) od a quelle scanzonate e con molta azione di Rebecca “Legs” Weaver, l’ultimo arrivato in casa Bonelli, per quanto appartenente ad un futuro possibile e venturo, è un eroe classico nella concezione del termine e nelle sue storie la componente avventurosa è decisamente in primo piano: una sorta di Tex o di Zagor dell’era spaziale, insomma, dotato delle tipiche ‘spalle’ di contorno – lo scimmiesco e svagato tallariano Badger e l’algida gigantessa Sandrach, entrambi ultimi superstiti di due mondi scomparsi – e protagonista di rischiose missioni che lo portano a spasso per il cosmo a bordo del Jolly Roger, la sua fedele e velocissima astronave, l’unica sua vera casa. Il mondo (ma in questo caso è più proprio parlare di universo) in cui sono ambientate le storie di Gregory Hunter è una realtà alternativa rispetto alla nostra in cui le cose sono andate diversamente in certi piccoli dettagli molto importanti, che al lettore vengono spiegati dalla mistica figura di un incappucciato noto come Monaco Errante: in questa Terra parallela, all’inizio degli anni Sessanta, infatti, l’industriale Cyrus Coleman brevettò e mise in commercio il primo motore iperspaziale (nome mutuato di sana pianta dalla letteratura di science fiction coeva), che fu promosso a livello politico dal presidente americano John F. Kennedy, sfuggito pochi giorni prima ad un attentato a Dallas. La corsa allo spazio nel passato di Gregory Hunter non conobbe momenti di stasi: anzi, la razza umana costruì migliaia di astronavi capaci di superare quella che venne definita l’ultima frontiera, in un trentennio colonizzò mondi e sottomise civiltà aliene, poi dopo il caos giunse il momento dell’ordine e fu creato il corpo dei ranger dello spazio per controllare un variegato ed instabile universo, molto simile al West dei tempi che furono. Le storie di Gregory Hunter non sono autoconclusive ma si susseguono senza soluzioni di continuità: nel primo numero assisteremo tra l’altro all’apparizione dello spettrale Brynner (il sosia del Chris de I magnifici sette), fantasma che perseguita Hunter acquistando tangibilità (come le sue pallottole) ad ogni nuovo assassinio del nostro eroe, ad una caccia di frodo ai kraken (sorta di balene cosmiche), ad una rissa nell’astroporto di turno ed alla demolizione di New York, che sarà trasformata in un parco naturale. Già, perché gli abitanti della cara vecchia Terra si sono sparpagliati nel cosmo, lasciandola pressoché disabitata. Gregory Hunter sembra un personaggio nel complesso dotato di un discreto potenziale. Vedremo.

GREGORY HUNTER N° 1, Il ranger dello spazio, mensile, pp. 100 [Bonelli]

Voto 7 

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