Presenza storica del fumetto italiano, il gruppo Bonelli è editore di comics ormai divenuti veri classici del settore: da Tex a Zagor, da Mister No a Dylan Dog, da Martin Mystère a Nathan Never. La ricetta vincente è di estrema semplicità: personaggi di genere e un'ottima squadra di sceneggiatori e disegnatori. L'ultimo arrivato in casa Bonelli è Dampyr, al secolo Harlan Draka, un personaggio dai tratti somatici che ricordano il Ralph Fiennes di Strange Days, e che, pur essendo nato nel 1945, dimostra più o meno trent'anni. Il motivo è legato alla sua particolare natura: figlio di una (presunta?) strega morta dandolo al mondo, e di un padre a lui sconosciuto appartenente alla razza dei vampiri, creature notturne che da sempre hanno fornito abbondante materia all'immaginazione di scrittori e registi - il personaggio di Dracula è infatti uno dei più frequentati in assoluto a livello cinematografico -. Gli sceneggiatori che hanno creato Dampyr, Mauro Boselli e Maurizio Colombo, hanno definito il genere del nuovo personaggio come horror d'azione e d'avventura. Il primo albo della serie ha fatto in questi giorni il suo esordio in edicola: s'intitola Il figlio del diavolo ed è imperdibile per l'effetto sorpresa che sa indurre nel lettore. La prima avventura di Dampyr è ambientata in una non meglio specificata "Zona di guerra", ma scorrendo le pagine si comprende che ci troviamo tra i monti della Transilvania, nel bel mezzo di una guerra civile. Un commando militare arriva in un paese sperduto e si trova davanti ad un'inquietante carneficina: l'unica anziana testimone li implora di cercare Dampyr, l'unico che potrà fare qualcosa. Il fatto è che Harlan Draka conduce una vita da ciarlatano girovago, e ignora la sua vera natura, le potenzialità del suo corpo, unico ibrido tra umano e vampiro. Scoprirà ben presto di essere, per l'appunto, un Dampyr, ovvero l'unica arma naturale contro i vampiri: esseri immortali, invincibili e privi della tradizionale paura per le croci, l'aglio o i raggi solari. Potrebbe essere la nuova scommessa vincente targata Bonelli: il personaggio funziona, le classiche 'spalle' pure e l'ambientazione è una curiosa miscela tra fantastico, noir e horror. Ai prossimi numeri l'ardua sentenza.
DAMPYR Il figlio del diavolo; Mensile, Bonelli, pp. 100
Voto
7½