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  20/04/2024 - 12:36

 

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Batman rilanciato da Frank Miller
Il ritorno del cavaliere oscuro
Il ciclo di Miller pubblicato in un volume dalla Play Press

 




                     di Filippo Mezzetti


Nel 1986, i dirigenti della D.C. stavano per decretare la fine dell'uomo-pipistrello, ovvero, era stata seriamente presa in considerazione l'eventualità di cessare la pubblicazione del fumetto.
Batman in quel periodo godeva di scarsissima popolarità presso il pubblico; le sue vendite erano basse ed i bilanci in rosso. Ma ecco che, come succede appunto nelle storie a fumetti, è arrivato il salvatore. Si tratta di Frank Miller. Da bambino era cresciuto in compagnia di Bruce Wayne e del suo alter-ego Batman, e ora è lui a voler restituire con affetto i sogni che Bob Kane gli aveva regalato, quando era piccolo.
Lo sceneggiatore-disegnatore ha rotto gli schemi e sovvertito il cliché di un Batman trentenne.
Adesso, Bruce Wayne è un uomo di cinquantacinque anni, forse malato, che soffre nel vedere il degrado e l'abisso di brutalità in cui è precipitata Gotham City. Ma siccome, anche per gli eroi di carta, vale la massima secondo la quale non tutti invecchiano allo stesso modo, il pipistrello ha ancora qualcosa da dire.
La storia si divide in quattro capitoli ed è come vedere un film, con tutti gli ingredienti tipici dell'America degli anni Ottanta: la guerra fredda che sfocia nel conflitto nucleare, i giornalisti cinici, i politici corrotti, i poliziotti onesti e quelli incapaci, i talk show televisivi e la violenza urbana.
Lo sviluppo narrativo si svolge su piani diversi, intrecciati tra loro e montati in modo da dare al lettore l'idea della contemporaneità tra i vari eventi.
Piccole vignette riempite da un solo volto e da un unico discorso fanno da contrappunto a quelle in cui l'azione si muove per tutta la pagina, creando quel gioco di chiaroscuro che dà al fumetto il ritmo di un film western.
Le citazioni ed i riferimenti al mondo reale sono frequenti, tanto che in alcune situazioni troviamo perfino Ronald Raegan.
Inoltre, fa la sua comparsa anche Superman. A differenza di Bruce Wayne, che ha tutti i capelli grigi, l'uomo di ferro non è minimamente invecchiato. I due parlano come veterani di una guerra contro il male combattuta con regole e mezzi diversi; in cui Superman ha l'appoggio personale del Presidente degli Stati Uniti, mentre Batman viene considerato un fuorilegge.
Alla fine, l'autore si ricorda di chi è figlio, ed in una vignetta grossa quanto una pagina rende omaggio ai cow-boys ed al West in generale, con l'uomo-pipistrello che cavalca un destriero nero seguito dai suoi seguaci.
L'opera di Frank Miller è complessa sia dal punto di vista narrativo sia da quello iconografico ed impegna il lettore a vari livelli.
Il suo maggior pregio consiste nell'aver dato al Cavaliere Oscuro una seconda giovinezza e soprattutto un'altra chance prima di finire nella pattumiera degli eroi di carta.
Perdere Batman sarebbe stato davvero un peccato!!!
La Play Press l'ha ristampata a Natale in un bel volume cartonato disponibile nelle fumetterie.

Voto 7½ 

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