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  25/04/2024 - 03:05

 

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Tsuchiya Garon – Minegishi Nobuaki
Old Boy – volume 1
Un fumetto diventato cult grazie al film di Park Chan-wook
Collana Coconino Pulp, Coconino press, pp.222, € 9,90

 




                     di Matteo Merli


Old Boy – volume 1
Old Boy – volume 2
Old Boy – volume 3
Old Boy – volume 4
Old Boy – volume 5 e 6
Old Boy – volume 7
Old Boy – volume 8


Il cinema coreano è cool! Si può dire oramai questo per una cinematografia che cinque anni fa sembrava rappresentante di un paese a noi lontano e ostile per usi e costumi. Succede, come nelle migliori tradizioni, che alcuni autori di cinema si impongano in altrettanti festival, diventando oggetto di culto da parte di fans e appassionati, portando sotto i riflettori la storia, la cultura, i sapori di una nazione da noi rimossa nella mente: la Sud Corea. Non che non esista la Nord Corea, ma nascosta nella coltre di un regime dittatoriale, non passa altro se non propaganda, mentre oggi solo la Sud Corea svetta per sviluppo economico ed espressione culturale. In tutto ciò, il regista di spicco Park Chan-wook realizza nel 2004 Old Boy aggiudicandosi il Gran Premio della giuria al Festival di Cannes dello stesso anno, portando alla ribalta il manga da cui è stato tratto il soggetto della pellicola. Come ha dichiarato il regista in diverse occasioni, l’opera filmica differisce dal fumetto in diversi punti, per esigenze interne ad un percorso personale d’autore ben delineato dalla critica specializzata, e quello che rimane e scoprirne una lettura speculare per la struttura ma probabilmente divergente come sviluppo narrativo e caratteriale dei personaggi. Il lavoro di Tsuchiya Garon e Minegishi Nobuaki nel primo volume della raccolta, ci avvicina al personaggio di questo uomo di 35 anni imprigionato in un piano nascosto in un palazzo e che un giorno viene lasciato libero con pochi spiccioli in tasca, non comprendendo il motivo di un sequestro lungo dieci anni. In questa prima fase, Yamashita ( pseudonimo ), respira la libertà acquisita e per caso conoscerà una ragazza che lo ospiterà nella sua casa, concedendosi a lui per uscire dalla gabbia di una sessualità repressa in una verginità costrittiva, instaurando un rapporto affettivo scomparso da tempo. La consapevolezza della vendetta consuma i giorni di Yamashita, costretto a trovare un lavoro di copertura e prepararsi al riscatto, dopo che ha scoperto una microspia nella schiena. Nell’ombra si muove il responsabile, un uomo d’affari ossessionato da Yamashita, e dalla sua “aurea”, chiuso in una cieca osservanza che nasconde un movente spietato. Il primo volume ha un tratto leggero e calibrato nel caratterizzare i personaggi in maniera efficace, nella migliore tradizione del disegno giapponese in un bianco e nero sfavillante. Alla fine del manga, preziosi sono gli interventi di Piero Di Domenico e Giona A. Nazzaro sull’opera di Park Chan-wook e in particolare sul film in questione. A questo punto non possiamo farci scappare i prossimi numeri. Continua…

Voto 7 

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