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Giovanni Gariglio
Wim Wenders - Nel Corso del Tempo
Alla riscoperta del pensiero wendersiano
Universale Film, Lindau Torino, pp. 169, € 13,50

 




                     di Matteo Merli


Innegabilmente Wim Wenders ha lasciato un segno nel cinema, soprattutto per quanto riguarda il suo primo periodo, che con pellicole come Nel corso del tempo, Alice in città e Falso Movimento, è stato capace di raccontare gli umori di un periodo, come quello degli anni settanta, con uno stile unico e pieno di riferimenti colti. Nel corso del tempo, nasce come pellicola sperimentale, girata in tre mesi con pochi mezzi e con un unico attore professionista, Rudiger Vogler, basandosi su una sceneggiatura semplice, arricchita man mano dalle suggestioni visive dell'autore in un processo creativo appassionante. Il film si rivela essere un viaggio metafisico affascinante di semplice lettura, che si rilancia sempre attraverso dettagli minuziosi che illuminano lo sguardo dello spettatore, in un gioco ipnotico che ci fa riscoprire un passato pieno di slanci idealistici, ma no privo di un gran senso di umanità intellettuale. Nasce il prototipo di un cinema esplorativo, che si aggancia al documentario nella sua ontologica ostinazione di osservare, ma che nella testa di Wenders si sviluppa come sguardo esistenziale che affonda nel vero, regalandoci le sue migliori opere. L'ottimo lavoro di Gariglio si appresta ad una ricerca critica, che porta in superficie i vari elementi del cinema wedersiano, che affiorano nei capitoli dedicati al "Il Cinema come arte di vedere" e nel "L'Elogio della lentezza e la forza delle cose" necessari per sviscerare il linguaggio codificato del regista tedesco. Altro discorso è il capitolo " Il terzo protagonista. Il cinema ", quello dedicato al cinema europeo, che viene affrontato come un immaginario destinato a scomparire, schiacciato dalla macchina industriale Hollywoodiana, e che sarà uno dei punti fissi nel cinema di Wenders in altre sue pellicole. Un cinema di uomini, parole, filosofia e viaggio, che oggi sembra qualcosa di inattuale, vecchio, ma che invece rappresenta un passato illuminante e ricco di spunti, che ora nel presente sembra persi per sempre. Un volumetto da comprare, per riscoprire il cinema/sguardo di Wim Wenders, ormai dimenticato.

Voto 7 

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