Visioni Proibite Volume 1
Visioni Proibite Volume 2
Il lavoro di ricognizione di
Curti e Di Rocco, prosegue nel secondo volume delle Visioni proibite. Questa volta si parte dal 1968 in poi e bisogna confrontarsi con tutto ciò che è nato in quel periodo: la controcultura, il pacifismo, la rivoluzione dei costumi, la sessualità libera, che hanno cambiato profondamente il cinema. Il mondo aveva fame di emozioni forti, di dissacrazione, di trasgressione e il cinema, in un certo senso, si incaricò di soddisfare questa esigenza. Il ’68 non riuscì a cambiare la censura, almeno nella nostra penisola. Le decisioni di essa erano prigioniere di una normativa che, nonostante lunghe trattative e traversie con produttori o distributori, porto quasi sempre al sequestro della pellicola da parte della magistratura competente. Ovviamente in quel periodo si respirava un aria di liberazione e rivoluzione e questo non facilitò i rapporti con le istituzioni rimaste bloccate da canoni obsoleti e dall’incapacità di leggere la situazione incombente. In questo contesto ribollente, nacquero i primi cinema porno e le conseguenti crociate. Interessante il capitolo Fronte del porno. Censura e pornografia dal 1969 al 1986, dove si possono trovare le documentazioni
dell’epoca riguardante a questa “caccia alle streghe” che ai nostri occhi attuali potrebbe far sorridere. Da scandagliare anche i capitoli Vedo nudo. Censura, sequestri, oscenità dopo il 1968 e Bella addormentata, la censura degli anni ’80 ad oggi. Poi notevole è il lavoro delle schede di censura delle pellicole che sono il corpus principale di questo saggio ben documentato, dettagliato e divertente da leggere fino alla fine.
Voto
7 ½