E’ indubbio che i video musicali facciano ormai parte da tempo dell’immaginario giovanile e non. Ma quella narrata in “Musica per i nostri occhi: storie e
segreti dei videoclip” di
Domenico Liggeri (pubblicato da Bompiani nel 2007) è una storia più affascinante e
complessa. Da tenere d’occhio.
Il libro realizzato dal
direttore artistico del Premio
Videoclip Italiano (la più importante manifestazione del settore) è un
testo fondamentale per chi voglia indagare la video –
storia nella sua interezza. Un’utile
guida per i tanti appassionati di storie di musica che nel volume
troveranno importanti riscontri e tante curiosità svelate di questo mezzo
inquieto e nomade che chiamiamo clip.
Domenico Liggeri
è convinto che il videoclip sia la massima sintesi possibile delle arti e porta
avanti la sua tesi con dovizia di particolari in 878 pagine ricche di
riferimenti, notizie, dati che disegnano non solo la storia più recente del clip, ma i suoi antenati, le sue connessioni, arrivando
a tracciare una sorta di compendio del passato, presente e futuro
digitale. Domenico racconta la genesi e la storia della videomusica, dal Gesamtkunstwerk wagneriano al
montaggio verticale di Ejzenstejn, dai jazz-toon, al cinebox italiano, al francese scopitone, fino ai lavori per e su videotelefonini
e Internet.
Liggeri, che è giornalista e autore televisivo (Rai, Mediaset, attualmente impegnato
come autore con Piero Chiambretti per il programma Markette su La7), ha la
capacità e il fervore di intrigare il lettore su più dimensioni, svelando le
sinestesie fra le arti, stilando le schede dei registi e dei protagonisti dei
clip di tutto il mondo, lasciando intravedere storie di musica visiva e persino
le modalità tecniche per realizzare un videoclip.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi della
fortunata trasmissione “Mister Fantasy”, ma anche dai fasti della rete
Videomusic (oggi ci sono Mtv
e All Music), ma il bello è che il
presente del clip è sfavillante, impetuoso e decreta sicuramente la rinascita e
la consacrazione della video creatività. Dal boom degli anni 80 alle nuove
frontiere del web e della telefonia mobile il passo, anche per il videoclip, è
stato insomma lungo, controverso e meno scontato di quanto si creda (ecco il motivo di indagarne la storia con questo
azzeccato libro), ma le prospettive per questo mezzo che esalta la creatività
sono estremamente reali e pulsanti. E la nuova realtà espressiva del clip non più tanto quella di spot commerciale per
canzoni di successo, ma comunicazione allo stato puro. Fra i capitoli più
interessanti, quello in cui si spiega come si realizzano i videoclip, ma anche
tutti gli altri offrono grandi spunti : 878 pagine da
leggere tutte d’un fiato o da consultare, soffermandosi sugli argomenti che più
ci interessano.
Voto
8