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  25/04/2024 - 16:23

 

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Scanner - libri
 


Paolo Micalizzi
Florestano Vancini
Un regista dimenticato
Longo Editore,pp.194, € 15,50

 




                     di Matteo Merli


Capita di rado nell'editoria cinematografica del nostro bel paese di trovare un saggio dedicato ad un regista del passato, che non sia chiaramente un nome di riferimento o di fama come può essere Federico Fellini. Finalmente mi è capitato di avere tra le mani un volume su Florestano Vancini, regista ferrarese che inizia intorno agli anni cinquanta come documentarista per approdare al lungometraggio nel 1960 con La lunga notte del '43 da molti considerato il suo capolavoro. Vancini è uno di quei autori che spesso vengono rimossi dalla memoria, perché risiedo in un periodo fulgido e creativo che ha portato linfa vitale al nostro cinema insieme a registi che hanno ottenuto più fama e successo, ma che comunque sono importante per il loro discorso personale che segnano un epoca in modo indelebile. Un attività frenetica quella dell'artista ferrarese coinvolto per oltre cinquant'anni in un attività rivolta allo studio e l'amore per le immagini, che l'hanno visto partire prima come critico cinematografico per poi entrare nel mondo del cinema, attraverso il documentario e le aiuto-regie al fianco di Mario Soldati e Valerio Zurlini, fino al suo debutto dietro alla macchina da presa, passando attraverso la televisioni e la lirica, con una passione sempre rinnovata e stimolata da una voglia di cimentarsi con nuove sfide. Un libro ben fatto, corredato con schede riferite alle sue opere con le osservazioni e le critiche dei recensori di quel periodo, fornendoci una documentazione impeccabili, impreziosita dai suoi commenti sull'arte del cinema e sui progetti filmici abortiti o sceneggiati ma purtroppo mai realizzati. Per molti un regista fantasma, spero ancora per poco, visto il suo patrimonio di opere importanti che lasciano le tracce di un passato illustre che forse il nostro presente non saprà ricreare. Questo libro e una bella retrospettiva (chissà nella sua città natale ), sarebbe un bel omaggio per un regista dimenticato come Florestano Vancini.

Voto 7 1/2 

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