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  26/04/2024 - 23:03

 

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Vittorio Martinelli
L'eterna invasione
Alla scoperta delle origini del cinema americano
La Cineteca del Friuli, pp.708, € 45

 




                     di Matteo Merli


Questo libro ci porta indietro con gli anni, alla scoperta dei meccanismi distributivi italiani rivolta alle prime pellicole americane che arrivavano sui nostri schermi all'inizio del novecento. Chiaramente Hollywood non esisteva ancora e in quel momento storico la vera avanguardia cinematografica proveniva dall'Italia che negli anni dieci aveva una diffusione in larga scala in quasi tutti i paesi del globo terrestre. L'interscambio commerciale di film tra gli Usa e L'Italia si blocca bruscamente con l'arrivo della prima guerra mondiale. Alla fine del conflitto il cinema a stelle e strisce era diventato un colosso pronto a conquistare l'Europa con nuove dive come Mary Pickford e Lillian Gish e divi come Douglas Fairbanks, Larry Semon, proponendo una violenza insita in queste storie che propagandano una visione della vita lontana da quella del vecchio continente. Queste pellicole stimolavano l'attenzione del pubblico, costringendo indirettamente gli esercenti a richiedere queste novità, che garantivano incassi al botteghino. Tutto questo portò alle case produttrici americane un lauto guadagno, che però richiedeva anche nuove strategie come l'installazione delle filiali nelle città principali e dando vita ad agenzie di distribuzione , arrivando a portare le loro pellicole in tutti i luoghi del bel paese. Da questo momento in poi il cinema italiano si inabissò alle spalle del gladiatore americano per non rialzarsi che molti anni dopo. Dal 1922 al 1938 il mercato italiano è stato il secondo, dopo quello nazionale, per quantità di film provenienti dagli Stati Uniti; sono migliaia di pellicole di ogni genere, che hanno inondato i nostri schermi, a parte qualche eccezione: Nascita di una Nazione di Griffith, non è mai arrivato in sala. All'appello mancano anche capolavori come Queen Kelly e Greed di Stroheim o film di rilievo come The Squaw Man e Adam's rib di Cecil B. De Mille, Beggars of life di William Wellmann. La maggiore esclusione la subita però Josef Von Sternberg, visto che The Salvation Hunters, Underworld, The docks of New York, The Dragnet- Thurlderbolt vennero proibiti dalla censura. Un lavoro meticoloso e una grande passione per il cinema muto garantiscono la qualità di questo libro, che ci presenta molti titoli di opere che si sono potute conoscere attraverso i cineclub o i festival specializzati come le Giornate del cinema muto di Pordenone. Le filmografie di questo volume comprende anche i film originariamente sonori arrivati tra il 1928 e 1933 in Italia, dove vennero presentati completamenti privi di suono sostituiti da didascalie. Un occasione unica per rispolverare il passato della settima arte, attraverso le pellicole di una delle cinematografie più importanti ed espressive di sempre: gli Stati Uniti.

L'eterna invasione si può già acquistare alla Cineteca del Friuli (tel. 0432 980458, e-mail cdf@cinetecadelfriuli.org) e a breve sarà reperibile anche in alcune librerie.

Voto 8 

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