Questo libro ci porta indietro con gli anni, alla scoperta
dei meccanismi distributivi italiani rivolta alle prime pellicole americane che
arrivavano sui nostri schermi all'inizio del novecento. Chiaramente Hollywood
non esisteva ancora e in quel momento storico la vera avanguardia
cinematografica proveniva dall'Italia che negli anni dieci aveva una diffusione in larga scala in quasi tutti
i paesi del globo terrestre. L'interscambio commerciale di film tra gli Usa e
L'Italia si blocca bruscamente con l'arrivo della prima guerra mondiale. Alla
fine del conflitto il cinema a stelle e strisce era diventato un colosso pronto a conquistare l'Europa con nuove dive
come Mary
Pickford e Lillian Gish e divi come Douglas
Fairbanks, Larry Semon, proponendo una violenza insita in queste storie che
propagandano una visione della vita lontana da quella del vecchio continente.
Queste pellicole stimolavano l'attenzione del pubblico, costringendo
indirettamente gli esercenti a richiedere queste novità, che garantivano
incassi al botteghino. Tutto questo portò alle case produttrici americane un
lauto guadagno, che però richiedeva anche nuove strategie come l'installazione
delle filiali nelle città principali e dando vita ad agenzie di distribuzione ,
arrivando a portare le loro pellicole in tutti i luoghi del bel paese. Da
questo momento in poi il cinema italiano si inabissò alle spalle del gladiatore
americano per non rialzarsi che molti anni dopo. Dal 1922 al 1938 il mercato
italiano è stato il secondo, dopo quello nazionale, per quantità di film
provenienti dagli Stati Uniti; sono migliaia di pellicole di ogni genere, che
hanno inondato i nostri schermi, a parte qualche eccezione: Nascita
di una Nazione di Griffith, non è mai arrivato in sala. All'appello mancano
anche capolavori come Queen
Kelly e Greed di Stroheim o film di rilievo come The Squaw Man e Adam's rib
di Cecil B. De Mille, Beggars of life di William Wellmann. La maggiore
esclusione la subita però Josef Von
Sternberg, visto che The Salvation Hunters, Underworld, The docks of New York,
The Dragnet- Thurlderbolt vennero proibiti dalla censura. Un lavoro
meticoloso e una grande passione per il cinema muto garantiscono la qualità di
questo libro, che ci presenta molti titoli di opere che si sono potute
conoscere attraverso i cineclub o i festival specializzati come le
Giornate del cinema muto di Pordenone. Le filmografie di questo volume
comprende anche i film originariamente sonori arrivati tra il 1928 e 1933 in
Italia, dove vennero presentati completamenti privi di suono sostituiti da
didascalie. Un occasione unica per rispolverare il passato della settima arte,
attraverso le pellicole di una delle cinematografie più importanti ed
espressive di sempre: gli Stati Uniti.
L'eterna invasione si può già acquistare alla Cineteca del Friuli (tel. 0432 980458, e-mail
cdf@cinetecadelfriuli.org) e a breve sarà reperibile anche in alcune librerie.
Voto
8