L'avvincente riscoperta del Buena Vista Social Club
era giŕ stata immortalata su Cd con rigore filologico da Ry Cooder, quindi
da Wim Wenders in un
documentario asciutto ma di grande presa emotiva. Non mancava che un libro
per cristallizzare un’esperienza musicale ed umana che ha appassionato tutto il
mondo: hanno provveduto a colmare la lacuna i coniugi Wim e Donata Wenders, lui
regista di fama interzionale (e destinato a far parlare di sé anche per le sue
opere piů controverse), lei assistente operatrice ed esperta fotografa. Buena
Vista Social Club. Il libro del film racconta da una prospettiva interna il
viaggio di Wim
Wenders, coinvolto da Ry Cooder nell’ambito del suo progetto musicale –
nelle due settimane in cui Cooder avrebbe soggiornato all’Avana in occasione
dell’incisione del primo album solista di Ibrahim Ferrer (1998) – ma senza un
programma (cinematografico) delineato: per Wenders, giŕ contagiato dal demo
dell’album collettivo – poi premiato con un Grammy come “Best Latin Tropical
Album” –, era la prima volta all’Avana e dunque la durata delle riprese ha
coinciso da una parte con la scoperta di Cuba e della sua
gente, dall’altra con la dettagliata rivelazione del potenziale prima umano che
artistico dei cosiddetti super-abuelos, ovvero i super-nonni del son cubano,
ritrovati grazie all’ostinazione di Ry Cooder e quindi palesati con
sorprendente successo al mondo – memorabili i due concerti ad Amsterdam e il
concerto finale alla Carnegie Hall di New York, le cui fasi
salienti sono state immortalate dal regista tedesco nel suo documentario –.
Questo volume aiuta a scoprire i dettagli anagrafici di Ry Cooder, anzitutto,
amico di vecchia data di Wenders fin da
quando compose la colonna sonora di Paris, Texas, e quindi di tutte le
attempate ma gagliarde stelle del Buena
Vista Social Club, il mitico locale in cui negli anni Cinquanta suonarono
le migliori orchestre ed i piů bravi artisti cubani: a partire
dall’ultranovantenne chitarrista Francisco Repilado meglio noto come Compay
Segundo, ed ancora Ibrahim Ferrer, sinuoso Nat King Cole dell’Avana, la
cantante Omara Portuondo e l’elegante pianista Rubén Gonzŕlez. Costituiscono
parte integrante del volume
le numerose fotografie del making of del film ed i
testi dell’album con traduzione a fronte.
Wim e Donata Wenders, Buena Vista Social Club. Il libro
del film, Milano, Mondadori, 2000; pp. 132
Voto
7˝
|
 |
|