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  05/05/2024 - 02:39

 

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Welcome
Regia di Philippe Lioret
Cast: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi; drammatico; Francia; 2009; C.

 




                     di Paolo Boschi


Bilal è un giovane curdo di appena diciassette anni letteralmente alimentato dal sogno di riunirsi con la sua ragazza, Mina, da poco emigrata in Inghilterra e promessa sposa ad un ricco cugino. Dopo aver attraversato tutta l’Europa ed averne passate di tutti i colori, Bilal si ferma a Calais e tenta di salire clandestinamente su un traghetto, ma fallisce. Bloccato nel girone infernale dei clandestini diretti in Inghilterra ma fermamente deciso ad attraversare la Manica a nuoto, il ragazzo si reca alla piscina comunale, dove incontra Simon, un istruttore di nuoto di mezz’età, ormai vicino alla separazione dalla moglie, che continua ad amare in silenzio. Colpito dal coraggio di Bilal, Simon accetterà di allenarlo pur avvisandolo della proibitiva impresa natatoria che dovrà sostenere: una traversata di dieci ore consecutive, senza assistenza di sorta, in acque gelide, percorse da forti correnti e da navi smisurate che passano ogni dieci minuti. Aiutando il ragazzo, Simon finirà per esporsi alla denuncia di vicini di casa troppo zelanti in materia di immigrazione. L’amicizia con Bilal aiuterà comunque Simon, che naviga in torbide acque esistenziali, a superare la cortina di indifferenza che aveva contribuito ad allontanarlo dalla moglie, che invece è una volontaria molto impegnata nell’assistenza agli immigrati clandestini. La situazione progressivamente precipiterà costringendo il ragazzo a tentare la fortuna per rivedere Mina, che il padre ha già promesso in sposa ad un ricco cugino. Questo intenso film drammatico firmato da Philippe Lloret ha conquistato il premio del pubblico all’ultimo festival di Berlino ed a sorpresa è poi diventato un campione d’incassi in patria, nonostante sia incentrato su una tematica oggettivamente difficile. Il regista di Welcome, molto polemico con i recenti sviluppi normativi a sfavore dei clandestini,  ha peraltro ravvisato una sinistra analogia con il passato: dare aiuto ad un clandestino in difficoltà nella Francia di oggi oppure offrire un nascondiglio ad un ebreo durante l’occupazione nazista conduce comunque in carcere chi si è fatto carico di questi gesti d’umanità, anche se sono passati oltre sessant’anni; nel corso del film la moglie del protagonista assiste infatti all’espulsione di due clandestini (che non avevano fatto niente) da un supermercato e, dopo aver protestato con gli impiegati, osserva mestamente che anche la Shoah è cominciata così, mentre tutti i non Ebrei preferivano far finta di non vedere. La storia tra l’altro non risparmia affatto lo spettatore con risvolti buonisti e confortanti: sequenza dopo sequenza i protagonisti del film di Lloret sopportano disagi e si espongono a rischi senza un happy ending ad attenderli all’orizzonte dall’altra parte della Manica, perché spesso la realtà non è affatto rassicurante. Welcome racconta un dramma esistenziale di scottante attualità in modo asciutto ed essenziale ma al tempo stesso incisivo e coinvolgente, anche grazie all’intensa interpretazione di Vincent Lindon. Da vedere per riflettere.

Welcome, regia di Philippe Lioret, con Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi; drammatico; Francia; 2009; C.; dur. 1h e 50’

Voto 8 

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