Venezia 69 - presentazione 2012
Primo reportage alla mostra 2012
Il risveglio del fiume segreto alle Giornate degli Autori
Secondo reportage alla mostra 2012
Premiazione 2012
Mentre il
festival trotta tranquilla verso il suo traguardo, abbiamo visto Linhas de Wellington, produzione portoghese firmata dalla
vedova di Raoul Ruiz, ideatore del film, Valeria Sarmiento, che è un film storico sulla guerra del 1810 tra Anglo-Portoghesi e Francesi, costellato di celebrità quali:
John Malcovich, Michel Piccoli, Isabelle Huppert,
Catherine Deneuve, Vincent Perez, Chiara Mastroianni, in un film dallo stile ondivago e sperimentale, non per tutti i palati
cinefili. Grande ritorno, targato stelle e strisce, è Spring Breakers di Harmony Korine. Film dal concetto avant-pop
con chiari richiami citazionismi, abile nel ricondurre la narrazione tra vezzi
d’autori e collage espressionisti conditi di violenza e noir, costruendo un opera amorale sulla pochezza dell’oggi, in cui versano i
giovani. Vera sorpresa della manifestazione. Marco Bellocchio torna in concorso con Bella addormentata e realizza un opera ambiziosa, con una potenza espressiva carica di arditi passaggi morali nel dipingere un paese vuoto e allo
sbando. Non è solo una agiografia stanziale, ma un pamphlet laico sul vivere oggi, nelle contraddizioni attuali imposte dalla
religione o dalla politica, oppure da noi stessi. Film straordinario che rimane impresso
nella memoria. Pietà
di Kim Ki-duk segna il suo ritorno alla regia ed al concorso veneziano, dopo una stasi meditativa sui suoi
fallimenti cinematografici passati e lo fa con una pellicola tagliente su un
usuraio, che nel riscuotere i debiti usa metodi violenti. Un giorno, gli si presenta dinanzi una donna sostenendo di essere sua madre e la sua vita ambierà per sempre. Come sempre il cinema di Ki-duk si interroga sulla impossibilità della redenzione in un mondo dove la corruzione e
il denaro ammorba le menti, fino a condurci fuori strada. La cinquième saison, produzione belga diretta da Peter Brosens e Jessica Woodworth, è un
film apocalittico girato con un gran senso dell’inquietudine nel disegnare un
mondo dove tutto rimane occluso da un inverno perenne, e dove l’uomo si perde
irrealmente in una dimensione attonita e surreale. Brillante Mendoza, sempre
in concorso, presenta la sua ultima fatica, Thy Womb, storia di una donna sterile che per amore del marito è disposta a trovargli una nuova moglie per permettergli di dargli un figlio. Nora Aunor,
regina del cinema filippino e musa di Lino Brocka è al centro di questo film pregno dei temi cari al regista filippino, sempre alla ricerca di questo confronto tra l’uomo e la natura, nelle sue dinamiche più contorte e sofferenti. Nella sezione Orizzonti si è
visto il documentario fluviale del regista Wang Bing, che in Tre sorelle
racconta l’esistenza nella povera regione dello Yunnan, con un tocco appassionato e lucido, coinvolgendo fino alla fine. Imbarazzante Un giorno speciale di Francesca Comencini, che
denuncia una pessima scrittura adottando un moralismo furbo e di maniera. Passion di Brian De Palma, ci catapulta nel thriller,
specialità del maestro, dove l’inganno trova i suoi multiformi aspetti, grazie
alle nuove dotazioni tecnologiche che oramai sono divenute l’estensione falsa e
deplorevole del nostro io. Opera non del tutto compiuta che convince a sprazzi.
Siamo agli sgoccioli e come sempre si parte con il toto scommesse per il Leone,
che vede tra i favoriti le pellicole di Assayas, Ki-Duk, Anderson e il nostro Bellocchio.
Voto
7 +