Non capita spesso che uno dei film più attesi della stagione sia una pellicola svedese tratta da un romanzo svedese, ma le cose cambiano se si considera che si tratta di Uomini che odiano le donne,ovvero il primo tassello della trilogia Millennium, che ha reso l’autore, Stieg Larsson, un (postumo) caso editoriale in tutto il mondo. Per fortuna la traslazione sul grande schermo del maggior bestseller svedese di tutti i tempi non è stata affidata ad un qualunque cineasta di Hollywood, ma ad una produzione scandinava che si è avvicinata alla fonte letteraria con taglio sostanzialmente corretto dal punto di vista filologico, azzeccando in particolare i due attori principali, Michael Nyqvist e Noomi Rapace, davvero efficaci nei rispettivi ruoli, peraltro molto complessi e tormentati. Il protagonista della storia è il giornalista d’assalto Mikael Blomqvist, direttore della rivista “Millennium”: trovandosi in un difficile momento professionale, decide di accettare un curioso incarico da un ottantenne magnate dell’industria, Henrik Vanger, che lo ingaggia per indagare sulla misteriosa scomparsa della sua adorata nipote Harriet, sparita nel nulla quarant’anni prima dopo una riunione nell’isola di famiglia ed il cui corpo non è stato mai ritrovato. Affiancato dalla geniale hacker Lisbeth Salander, una ragazza coperta di tatuaggi, asociale e con un passato difficile alle spalle, il coraggioso Blomqvist riuscirà a collegare la scomparsa di Harriet ad una serie di delitti iniziata quattro decadi prima, iniziando a rimestare nella torbida storia familiare dei Vanger, che si mostreranno davvero disposti a tutto per di difendere i propri inconfessabili segreti. Indubbiamente nel complesso il film di Niels Arden Oplev si rivela un thriller intrigante, scorrevole (nonostante la ragguardevole durata) e spesso impressionante, forse anche troppo in certe sequenze particolarmente esplicite che colpiscono lo spettatore con la forza di un pugno alla bocca dello stomaco. L’enigma è svelato con una progressione che talvolta non è implacabile per la presenza di occasionali ellissi narrative, ma il film si fa vedere fino ai titoli di coda e dovrebbe incontrare anche il gradimento dei tanti estimatori della fonte letteraria. In Svezia Uomini che odiano le donne ha riscosso un grande successo, rendendo la protagonista Noomi Rapace una star. I due seguiti previsti sono già stati messi in cantiere per la felicità dei fans. Da vedere.

Voto 7