La pellicola fantascientifica Pianeta Rosso, diretta dell'esordiente Antony Hoffman, giovane regista sudafricano finora specializzato in spot pubblicitari, conferma che Marte non ha smesso di esercitare il suo fascino indiscreto sul cinema americano, giusto ad un anno da Mission to Mars. Rispetto al film di Brian De Palma Pianeta Rosso sposta l'azione in un futuro più lontano - di circa un trentennio dato che siamo intorno al 2050 - e più problematico a livello ecologico: la crescita demografica ha portato la popolazione umana a 12 miliardi e la Terra sta inesorabilmente avviandosi verso un punto di non ritorno. Poiché il collasso ambientale è imminente, l'unica speranza di perpetuare la specie è trovare un nuovo habitat: la scelta obbligata ricade sul quarto pianeta del sistema solare, il più simile alla Terra, se non fosse per l'atmosfera irrespirabile, che gli scienziati hanno tentato di modicare inviando in loco speciali alghe mutate geneticamente per produrre l'ossigeno indispensabile alla futura colonizzazione umana. Dopo un ventennio di lanci 'vegetali' sul pianeta, gli scienziati terrestri hanno scoperto che le alghe stanno scomparendo: s'impone dunque una missione spaziale per scoprirne le cause e risolvere il problema. A bordo dell'avveniristica astronave Mars 1, guidata dalla comandante Kate Bowman ( la bella Carrie-Anne Moss, già protagonista di Matrix), s'imbarca un assortito equipaggio di cinque uomini: tre scienziati, un militare ed il tuttofare Robbie Gallagher, ingegnere dei sistemi meccanici, in pratica l'inserviente della nave spaziale. I problemi cominciano dopo sei mesi di viaggio quando, all'ingresso nell'orbita marziana, tutti i sistemi di bordo impazziscono per una turbolenza solare e l'equipaggio è costretto ad un atterraggio di fortuna sul pianeta rosso con una capsula d'emergenza. Da qui il film procede su due distinte sottotrame accomunate dal comune impianto d'azione: in orbita la lotta disperata dell'avvenente comandante per salvare Mars 1 (unica via di ritorno sulla Terra), su Marte la marcia forzata di Gallagher e compagni verso la base-habitat in cerca di viveri prima di terminare l'ossigeno delle bombole. Se già la situazione non fosse abbastanza critica, sulle tracce dei colonizzatori spaziali c'è anche lo spettacolare AMEE (Autonomous Mapping Evaluation and Evasion), un temibile robot antropomorfo, la cui programmazione è stata variata in modalità da combattimento dall'accidentato atterraggio: anziché guidare l'equipaggio ne diventerà lo spietato ed infaticabile predatore. Il quarto pianeta del sistema solare ha poi in serbo numerose sorprese: l'ambiente marziano è meno ostile ed invivibile di quanto sembra, e pare ospitare misteriose forme di vita. Pianeta Rosso è un onesto ed efficace action movie a sfondo fantascientifico che, pur privo di una regia particolarmente originale, regge le attese: l'ambientazione, con locations 'marziane' scelte ad hoc tra l'Australia e la Giordania, è credibile e ritratta da un'efficace fotografia, come pure il futuribile background appare verosimile sotto il versante tecnologico. La storia è stringente e senza un attimo di respiro, ha in serbo le classiche sorprese di genere e conserva alto il livello di suspense, almeno sino al finale 'telefonato'. Un po' sottotono il cast, nel quale si salvano la sempre conturbante Carrie-Anne Moss e l'eroe per caso Val Kilmer. Un tranquillo film di marca fantascientifica sorretto da effetti speciali spettacolari e funzionali alla trama.

Pianeta Rosso - Red Planet, regia di Antony Hoffman, con Val Kilmer, Carrie-Anne Moss, Tom Sizemore, Benjamin Bratt, Terence Stamp; fantascienza; Usa; 2000; C.; dur. 1h e 46'

Voto 7