L'immancabile cartoon natalizio della DreamWorks
vede come stavolta come protagonista un villain, il geniale Megamind, che sogna ovviamente di conquistare la città
di Metro City, obiettivo esistenziale in cui è sempre stato efficacemente
ostacolato dalla sua nemesi, il formidabile MetroMan.
In effetti come nemici sono antipodi: uno è un genio
del male, abile a costruire infernali aggeggi, l’altro è il classico supereroe
con superforza, capacità di volare, supervelocità, vista a raggi x etc. E dire
che i due hanno anche così tanto in comune: sono entrambi dei superstiti dei
rispettivi mondi e, per sopravvivere a delle catastrofi cosmiche, sono stati
affidati dai genitori fin da lattanti a delle capsule spaziali che li hanno
condotti fino al nostro pianeta, che poi è divenuto il teatro della loro
infinita battaglia senza esclusione di colpi. MetroMan
è divenuto il ricco rampollo dotato di superpoteri di una famiglia facoltosa:
bello, atletico e amato da tutti. Al contrario Megamind
è atterrato in un penitenziario insieme al suo pesce Minion ed è stato allevato
dai galeotti locali, sempre incompreso e sbeffeggiato dagli altri, al punto da
decidere di votarsi al male, l’unica cosa che pare riuscirgli a modo nella
vita. Purtroppo, un po' per caso, il cattivo della situazione si ritrova
privato del suo tradizionale rivale, che finisce apparentemente vaporizzato per
un insieme di circostanze fortuite: rimasto senza la nemesi a cui in fondo era
cordialmente affezionato Megamind decide di crearne
un’altra ancora più forte per sfuggire alla noia di piani malvagi che nessuno
adesso può fermare. Il problema è che il nuovo superessere, Titan,
sfugge al suo controllo e decide di pervertire al male gli eccezionali poteri
che Megamind
gli aveva dato – per poter continuare felicemente a fare il cattivo, non
dimentichiamolo –. In più il nostro antieroe si è pure innamorato della sua
vittima tradizionale, la
giornalista televisiva Roxanne Ritchi,
in modo disarmante peraltro ma purtroppo sotto mentite spoglie. Il povero
protagonista si troverà così nella spiacevole situazione di dover scegliere se
fare la cosa giusta almeno una volta nella vita sacrificandosi per il prossimo,
anche se con scarse probabilità di vittoria. Un gran bel cartoon nel complesso, capace di articolare una storia altamente simbolica sulla possibilità di cambiare la propria
vita e sull’eterna lotta tra bene e male, anche perché a volte essere un eroe o
un cattivo magari non è neppure quello che uno aveva deciso di fare nella vita
ma un ruolo che ci è stato giocoforza affibbiato dagli altri, chissà… Comunque
sia, Megamind è un intrigante film d'animazione supereroistica pieno di verve
ed arricchito delle immancabili citazioni filmiche, a partire in primo luogo
dalla saga di SuperMan. Da vedere.
Megamind, regia di Tom McGrath; animazione; U.S.A.; 2010; C.; dur. 96'
Voto
7/8
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