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  20/04/2024 - 02:31

 

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31° Torino Film Festival
Per un cinema senza confini
La serata inaugurale si tiene all’Auditorium del Lingotto. Luciana Littizzetto insieme al nuovo direttore artistico del Festival, Paolo Virzì, intratterranno il pubblico
A Torino dal 25 novembre al 30 novembre 2013

 




                     di Matteo Merli


Con l’arrivo di Paolo Virzì al timone della manifestazione, la squadra dei selezionatori rimane compatta e il programma conferma i suoi tratti salienti: tanto cinema giovane e indipendente accanto ad autori riconosciuti, senza disprezzare il cinema di genere che trova la sua nuova collocazione nella sezione After >hours e le serie tv in Big bang Tv.
La serata inaugurale è in programma all’Auditorium del Lingotto e vedrà alla ribalta due anfitrioni d’eccellenza, Luciana Littizzetto e il nuovo direttore artistico del Festival, Paolo Virzì, che con la loro simpatica verve intratterranno in modo del tutto originale il pubblico.
Nel concorso principale, riservato alle opere prime, seconde e terze, figurano due film italiani apparentemente molto diversi tra loro: La mafia uccide solo d’estate di Pif (alias Pierfrancesco Diliberto) è una sorta di autobiografia surreale che s’incrocia con quella della criminalità organizz ta siciliana; Il treno va a Mosca di Federico Ferrone e Michele Manzolini raccoglie materiali d’archivio sul viaggio fatto nel 1957 da alcuni abitanti della cittadina romagnola di Alfonsine al Festival Mondiale della Gioventù Socialista di Mosca.
Gli altri partecipanti al concorso sono: il francese La bataille de Solférino di Justine Triet, ambientato nel quartier generale di Hollande alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2012, il tailandese Karaoke girl di V. V Vadakan, ma anche drammi  coreani e canadesi, commedie sudamericane e il primo film tratto da un racconto di David Sedaris, C.O.G. (Child of God) di K. P. Alvarez. A presiedere la giuria che decreterà il vincitore del festival sarà lo sceneggiatore e regista messicano Guillermo Arriaga. Nella sezione competitiva riguardante i documentari, si possono vedere Stop the pounding heart di Roberto Minervini, terzo capitolo di una sorta di trilogia texana che segue The passage (2011) e Low tide (2012). A latere dei molti sguardi sul mondo qui raccolti vengono presentati anche gli ultimi lavori di due maestri riconosciuti come Claude Lanzmann e Rithy Panh: del primo si vedrà a Torino Le dernier des injustes, dedicato alla figura di Benjamin Murmelstein, che durante la guerra e la Shoah fu membro del Consiglio degli Anziani chiamati da Eichmann a governare sulla città-ghetto ebraica di Theresienestadt; il maestro cambogiano Panh torna invece a riflettere sui massacri del regime di Pol Pot con L’image manquante, che enuncia fin dal titolo quanto sia difficile ricordare e mettere in immagini la memoria dei genocidi. Non scordiamoci il cinema d’autore noto anche al pubblico come Only lovers left alive di Jim Jarmush, Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen o l’atteso All is lost di J. C. Chandor, tutto incentrato sulla perfomance di Robert Radford. Altra pellicola attesa è l’ultimo film, postumo, di James Gandolfini, la commedia Enough said della Holofcener o il curioso The way way back, con Steve Carrell. Nella finestra Europop, possiamo trovare : Monica Z di Per Fly, la mossa del pinguino di Claudio Amendola, girato in Piemonte e dedicato a una squadra di curling intenzionata a prendere parte alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Retrospettiva molto attesa è quella dedicata alla New Hollywood, tra il 1967 e il 1976, che sarà suddivisa in due parti e curata da Emanuela Martini, e si potranno vedere le prime pellicole di autori imprescindibili quali: Bob Rafelson, Jerry Schatzberg, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Sydney Pollack, Michael Cimino, Alan J. Pakula, ecc… Interessante anche la selezione di miniserie televisive dirette da registi acclamati, come per esempio le sei puntate di Top of the lake curate da Jane Campion, o Southcliffe di Sean Durkin, regista di La fuga di Martha. Alla fine il Torino Film Festival si riorganizza, espande il programma e si appresta a proporre un cinema senza confini, accattivante, aperto alle novità e sempre innovativo nelle sue proposte.

Voto 8 ½ 

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