La
mostra “ Il
Rinascimento ad Urbino. Fra’ Carnevale e gli artisti
del Palazzo di Federico”, visitabile sino al 14 novembre al Palazzo Ducale di Urbino, si può considerare come la continuazione ideale
delle due esposizioni precedentemente allestite presso la Pinacoteca di Brera
a Milano e il Metropolitan
Museum di New York e di taglio pressoché
monografico sulla figura di Bartolomeo di Giovanni Corradini,
meglio noto come Fra’ Carnevale. L’artista urbinate, figura di spicco nella
città marchigiana nel primo Rinascimento e la cui attività in loco è documentata dal 1445 al 1484, lavorò
ad Urbino sin dalla giovinezza. In quegli anni la città stava diventando uno
dei principali centri di elaborazione e di diffusione
del “verbo” rinascimentale grazie all’attività di mecenate del duca Federico da Montefeltro il quale, unendo l’abilità politica con la
passione per le arti, riuscì a fare di Urbino quella città che Baldassar Castiglione definì “una città in forma di
Palazzo”.
L’esposizione
presenta gli aspetti peculiari della committenza federiciana
dall’attività dei primi scultori toscani, il cui arrivo
ad Urbino fu mediato da Fra’ Carnevale, ai risultati raggiunti da diversi
pittori – architetti, in un percorso in cui vengono presentate le opere
eseguite dagli artisti per il Palazzo Ducale e la città, alcune delle quali
poco conosciute o addirittura inedite; altre opere, invece, disperse nei musei
e nelle raccolte di tutto il mondo, sono state ricollocate nella loro sede
originaria.
Tra
i capolavori
esposti c’è un’inedita “Madonna
dell’Umiltà”, facente parte di una collezione privata, dipinta da Antonio Alberti da Ferrara, il pittore presso il quale avvenne la
prima formazione artistica di Fra’ Carnevale. E’
possibile ammirare anche la prima opera conosciuta di Giovanni Corradini, una splendida “Annunciazione” proveniente dalla Nationale Gallery of Art Samuel H. Kress Collection
di Washington.
Una
sezione dell’esposizione è dedicata agli artisti marchigiani contemporanei al frate pittore: Giovanni Boccati,
l’autore della “Camera Picta” del Duca; Giovanni
Angelo d’Antonio da Camerino, Antonio da Fabriano ed altri. Nella sezione
successiva sono raccolte le opere centrali dell’attività di Fra’
Carnevale: il polittico ricomposto, forse precedentemente conservato a
Loreto; la tavoletta con figura eroica su sfondo architettonico proveniente dal
Museo di Villa Cagnola di Gazzzada
(Varese) e la tempera su tavola raffigurante “Madonna con Bambino”
dell’Accademia Carrara di Bergamo. Il percorso si conclude
con una serie di preziosi codici miniati già appartenenti alla biblioteca del
duca d’Urbino.
A
tutto ciò bisogna aggiungere che la peculiarità della mostra urbinate consiste,
oltre che nell’elevata qualità delle opere, anche nello sviluppo e
nell’attuazione di un progetto pilota di conservazione di
un manufatto artistico. L’oggetto in questione è la così detta Alcova di
Federico da Montefeltro, raro arredo ligneo interamente dipinto, che Fra’ Carnevale
eseguì, probabilmente, nel 1459
in occasione del matrimonio del duca con Battista
Sforza. Sorta di variante al letto rinascimentale tradizionale con colonne e
tendaggi, l’Alcova è stata restaurata secondo il progetto dell’I.C.R. e grazie al contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Pesaro.
Info:
“Il Rinascimento ad Urbino. Fra’ Carnevale e gli artisti del Palazzo di
Federico”, mostra a cura di Alessandro Marchi e Maria
Rosaria Valazzi.
Urbino, Palazzo Ducale –
Appartamento della Jole. Catalogo Skira.
Informazioni e prenotazioni:
sede mostra tel. 0722/ 322625.
Orari di apertura:
aperto tutti i giorni 8,30 / 19,15 – la biglietteria chiude alle 18, 30 –
lunedì 8,30 / 14,00 – la biglietteria chiude alle 13,00.
Biglietti: intero 8,00 € -
ridotto 4,00 €.
Dal 20 luglio al 14 novembre
2005.
Voto
8