A cento anni dalla sua pubblicazione, il Manifesto del Futurismo è
ancora oggi un esempio mirabile di originalità, emblema di quel desiderio
di innovazione che pervadeva il primo grande movimento d’avanguardia italiano,
fondato nel 1909 da Filippo Tommaso
Marinetti.
La mostra Illuminazioni - Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia
inaugura al MART di Rovereto le
celebrazioni del futurismo e del centenario del Manifesto futurista. In realtà con il progetto Futurismo100,
patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell'arco del
2009 vengono organizzate tre esposizioni: dal 17 gennaio al 7 giugno 2009 la mostra
del Mart di Rovereto, dal 5 giugno al 4 ottobre 2009 è
il turno di Astrazioni al Museo
Correr di Venezia, mentre dal 15
ottobre 2009 al 25 gennaio 2010 si tiene al Palazzo Reale di
Milano Simultaneità.
Nella prima mostra al MART di Rovereto vengono
indagate le complesse e spesso inedite relazioni tra i futuristi e i più
importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Da una parte vengono prese in esame le relazioni con gli artisti che
hanno partecipato alla storia artistica tedesca di "Der
Sturm" a dimostrazione di quanto il futurismo
ebbe forti legami con il paese dell'espressionismo. Dall'altra il leggendario
viaggio di Marinetti in Russia nel 1914 fornisce il filo conduttore per
analizzare i rapporti con i pittori cubo-futuristi russi. Fu
infatti un intreccio fondamentale quello sviluppatosi a tutto campo tra
Roma, Parigi e Mosca tra i pittori futuristi e gli artisti russi.
Il progetto a cura di
Ester Coen è l’appuntamento italiano più atteso delle celebrazioni del Centenario, perché
propone attraverso le tre esposizioni, una rilettura inedita del futurismo,
avanguardia artistica di cui restano ancora poco indagate le relazioni con la
più audace sperimentazione europea dei primi del ‘900.
L’intreccio di nuove visioni, tecniche e linguaggi rivoluzionari che, quasi
in assenza di confini geografici, ha percorso i primi
due decenni del secolo passato, sarà illustrato attraverso il dialogo tra le
mostre, ospitate non a caso in città la cui storia è strettamente connessa, in
positivo e in negativo, al movimento futurista: Rovereto, Venezia e Milano.
La mostra al Mart di Rovereto indaga le
complesse e spesso inedite relazioni tra i futuristi e i più importanti
esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Da una parte vengono
prese in esame le relazioni con gli artisti che hanno partecipato alla storia
artistica tedesca di “Der Sturm”, come Marc Chagall, Vasilij Kandinskij,
Paul Klee, August Macke, Franz Marc, a dimostrazione di
quanto il futurismo ebbe forti legami con il Paese dell’espressionismo.
Dall’altra il leggendario viaggio di Marinetti in Russia nel 1914 – di cui il Mart pubblica in coincidenza con
la mostra il primo inedito resoconto visto dagli occhi di uno storico dell’arte
russo, il moscovita Vladimir Lapšin di recente
scomparso – fornisce il filo conduttore per analizzare i rapporti con i pittori
cubo-futuristi russi. Fu infatti un intreccio
fondamentale quello sviluppatosi a tutto campo tra Roma, Parigi e Mosca tra i
pittori futuristi e gli artisti russi, da Mikhail Larionov a Alexandra Exter, da
Natalia Goncharova a Olga Rozanova e molti altri ancora.
Il 17 gennaio 2009, in
occasione del Centenario del futurismo, viene riaperta
al pubblico, dopo un lungo restauro a cura dell’architetto Renato Rizzi, la Casa d’Arte Futurista
Fortunato Depero. Rovereto recupera
così uno dei centri di produzione culturale della città, uno spazio museale completamente rinnovato studiato per presentare
parti importanti della Collezione Depero, come le
grandi tarsie di panno, che costituiscono il tesoro più prezioso e più
originale della sua ricchissima Raccolta.
L’editore ufficiale di FUTURISMO100 è Electa, che
pubblica tre cataloghi che propongono, accanto alle opere esposte nelle singole
esposizioni, una raccolta di manifesti, scritti teorici, lettere e documenti di
archivio – in parte inediti - degli artisti e ai temi scelti per ogni mostra.
Questi materiali riuniti in ogni pubblicazione riscrivono la storia artistica
delle avanguardie storiche secondo la prospettiva dei protagonisti del periodo,
creando un avvincente racconto di corrispondenze e di articolati intrecci
artistici. Una forma nuova di catalogo, dalle radici profondamente scientifiche,
che costituisce la proposta di una rilettura del primo ventennio del ‘900, attraverso fonti e voci originali.
Voto
8